Flaconi di disinfettante per sale operatorie dal valore commerciale di circa 60 euro l’uno, venivano pagati dalla Asl di Foggia al prezzo smisurato di 1.920 euro: è la truffa nella quale sarebbero coinvolti cinque dipendenti dell’azienda sanitaria e due imprenditori, scoperta dalla guardia di finanza. Sette in tutto le persone denunciate, due agli arresti domiciliari.
I finanzieri hanno sequestrato beni per circa 1,6 milioni di euro (27 fabbricati, 48 terreni, 8 autovetture, 27 conti correnti bancari e quote di 3 società). A fronte di un fabbisogno per le sale operatorie, stabilito dall’autorizzazione di spesa, di 90 flaconi, sono stati ordinati ulteriori 929 confezioni, per una spesa complessiva per l’ente di 1.783.680 euro.
Gravi le irregolarità delle procedure delle gare d’appalto per la fornitura all’Asl di materiale sanitario destinato ai presidi ospedalieri scoperte nel corso delle indigini coordinate dalla Procura.
In particolare, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Foggia hanno accertato che 5 funzionari dell’area gestione del patrimonio dell’Asl avevano fraudolentemente liquidato il pagamento di fatture per acquisti di prodotto disinfettante per sale operatorie, raggirando – attraverso collusioni e altri mezzi fraudolenti – le procedure negoziali previste in materia di appalto ed in assenza di autorizzazione alla spesa.
Nello specifico, dalle investigazioni è emerso che:
– benché l’autorizzazione di spesa del citato prodotto riguardasse l’acquisto di soli 90 flaconi, erano state irregolarmente deliberate – dal 2009 al 2011 – forniture per ulteriori 929 flaconi, per una spesa complessiva per l’Ente di 1.783.680 euro;
– le società fornitrici avevano corrotto i pubblici dipendenti attraverso dazioni di denaro contante ed altre utilità, per un valore quantificato in non meno di 14 mila euro;
– ogni flacone – costituito da 5 litri di un disinfettante per sale operatorie – è risultato fatturato al prezzo smisurato di 1.920 euro (comprensivo di Iva) a fronte di un valore di commercializzazione da parte del fabbricante estero pari, all’epoca, a 48,53 sterline inglesi (circa 60 euro);
– erano stati utilizzati timbri contraffatti delle unità ospedaliere per falsificare l’attestazione di avvenuta ricezione della merce (è risultato che a fronte del pagamento di 839 flaconi – già effettuato al momento delle indagini – ne era stata consegnata una quantità comunque non superiore a 800).
Per tali condotte, i 5 funzionari dell’area gestione del patrimonio e 2 amministratori di aziende fornitrici sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di “associazione a delinquere”, “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”, “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici” e “truffa ai danni di ente pubblico”.
13 febbraio 2014