I tre focolai di influenza aviaria scoperti a Ferrara e a Bologna hanno fatto alzare la guardia anche in Polesine. Tra ieri e oggi saranno abbattute a scopo precauzionale 220 mila galline ovaiole della società agricola «Morgante» di Occhiobello, che fa parte della filiera del gruppo «Eurovo», teatro dei primi due avvelenamenti riscontrati in Emilia.
L’ordinanza firmata il 23 agosto dal sindaco Daniele Chiarioni dispone il sequestro dell’allevamento su indicazione del ministero della Salute e in accordo con la Regione e l’Usl 18 di Rovigo, benchè gli esami sierologici e virologici effettuati sugli animali dall’Istituto zooprofilattico di Legnaro (Padova) siano risultati negativi. «Non sono stati evidenziati sospetti di malattia, nè virus o anticorpi e nemmeno mortalità anomale — conferma Giorgio Cester, responsabile dell’Unità di progetto veterinaria regionale — in Veneto finora non sono emersi casi di influenza aviaria. Ma stiamo monitorando tutti gli allevamenti della filiera di produzione delle uova e quella decisa per l’azienda di Occhiobello è una misura precauzionale adottata per scongiurare il diffondersi dell’infezione. Già il 16 agosto scorso avevamo controllato due allevamenti del Polesine, negativi. L’azienda di Occhiobello è ad altissimo rischio, a causa di un’esposizione significativa, perciò il ministero ha disposto l’abbattimento preventivo».
Provvedimento che proseguirà per qualche giorno. Le carcasse delle galline verranno trasferite in regime di sicurezza e incenerite da una ditta specializzata e individuata dall’Usl 18, che distruggerà anche tutte le uova dell’azienda agricola. Saranno puliti e disinfettati i locali della «Morgante» adibiti all’allevamento dei volatili, le zone circostanti, i veicoli utilizzati per il loro trasporto e il materiale potenzialmente contaminato. Oggi il punto sui controlli approderà in giunta regionale e domani i tecnici di settore parteciperanno alla riunione convocata a Roma dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzini, con Emilia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli, Umbria e Lazio. Luca Zaia ha chiesto una relazione ai propri dirigenti.
Corriere del Veneto – 27 agosto 2013