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Avvocato di Este azzannato da un mastino. Per difendere il suo cocker finisce al pronto soccorso

Avvocato assalito e morso da un grosso cane mentre rincasa in centro. «È sfuggito al controllo, era senza museruola e mi ha addentato una gamba». Per difendere il suo cocker si è ritrovato un cane da cinquanta chili ad azzannargli la coscia. Più che disavventura è stato un incubo, durato fortunatamente solo qualche secondo, quello toccato a Leonardo Mazzucato, avvocato con studio a Monselice ma residente a Este.

L’uomo, 41 anni, è stato attaccato da un cane corso ed è finito in pronto soccorso per una brutta ferita alla coscia sinistra. L’episodio è avvenuto la settimana scorsa e a raccontarlo è lo stesso protagonista: «Domenica scorsa, intorno alle 20, stavo passeggiando con il mio cocker spaniel inglese sotto i portici di Este. Arrivato in via Pescheria Vecchia, stavo per entrare nell’adrone del mio condominio quando un cane corso è sfuggito al controllo di chi lo teneva al guinzaglio».

L’animale, del peso di almeno cinquanta chili, era con una ragazza giovane, pare un’amica del proprietario del cane. Continua Mazzucato: «Il cane, che era lontano da me alcuni metri, mi si è avventato addosso. Non aveva la museruola ed era tenuto ad un guinzaglio piuttosto lungo. Indossava una tutina impermeabile. Ho avuto la prontezza di proteggere il mio fido facendomi scudo tra il cane corso e il mio cocker, che per fortuna non ha subito morsi dal molosso. Se non avessi avuto la capacità di fronteggiare il corso, sono certo che il mio cocker avrebbe avuto dei danni serissimi». Il corso non è riuscito ad affondare seriamente i denti sulla coscia del malcapitato, che però ha rimediato una ferita piuttosto seria: in pronto soccorso ad Este è stato medicato e dimesso con 8 giorni di prognosi, con la prescrizione di sottoporsi ad una cura di farmaci antibiotici e antinfiammatori.

Commenta l’atestino: «Dal racconto di alcuni residenti pare che quel cane spesso passeggi per Este anche senza guinzaglio. Episodi come questi, peraltro, non sono nuovi in centro storico. Sono stato socio del Gruppo Cinofilo padovano ed ora, da cinque anni , del Club italiano Spaniel, ho la tessera Enci (ente nazionale della cinofilia) e ritengo che l’aggressione subita sia da attribuire non a “colpa” del cane, ma alla poca consapevolezza dei proprietari. I molossi non sono cani per tutti! Non basta mettere la tutina al cane per riuscire ad occuparsi di lui. Mi auguro che il proprietario del corso si renda conto dell’accaduto, anche se ne dubito visto che non si è preoccupato di chiedermi come andava il mio decorso medico, ed intraprenda un serio percorso educativo del suo cane».

Il Mattino di Padova – 9 febbraio 2014 

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