Pesa soprattutto il rincaro di energia elettrica e gas e il rialzo dei prezzi del trasporto aereo, complici i ponti di fine mese. In frenata il “carrello della spesa”. In crescita il dato nell’Eurozona: +1,9%
Balzo dell’inflazione in Italia ad aprile. Su base annua il tasso sale all’1,8% dall’1,4% di marzo, registrando così livello più alto da oltre quattro anni, ovvero dal febbraio del 2013. L’accelerazione, spiega l’Istat, deriva soprattutto dalla crescita dei prezzi dell’energia elettrica, del gas e dalla dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti. Su base mensile l’indice è in rialzo dello 0,3%. Sul capitolo trasporti in particolare – sottolinea l’istituto di statistica – l’incremento è ascrivibile soprattutto ai rialzi dei prezzi del Trasporto aereo passeggeri, che registrano un aumento congiunturale del 31,6% e mostrano, su base annua, un forte balzo in avanti (+36,9%, da +9,4% di marzo), “complice – si spiega – le festività pasquali alle quali è seguito poco dopo il ponte del 25 aprile”.
L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di tre decimi di punto percentuale (+1,0%, da +0,7% di marzo), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si mantiene stabile a +1,2% come nel mese precedente.
In frenata il cosiddetto “carrello della spesa”, che include i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, segnano ad aprile un rialzo dell’1,8%, in frenata rispetto a marzo (+2,3%). Su base mensile si rileva addirittura un calo, con un ribasso dello 0,4%.
L’incremento su base mensile dell’indice generale è ascrivibile in larga parte ai rialzi dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,3%) e di quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%), che risentono entrambi di fattori stagionali legati alla Pasqua e al ponte del 25 aprile. Viceversa, si registra un calo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,0%).
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni sale di un solo decimo di punto percentuale (+1,8% da +1,7% di marzo), mentre accelera in modo marcato il tasso di crescita dei prezzi dei servizi (+1,7% da +1,0%). Di conseguenza, ad aprile il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si riduce portandosi a -0,1 punti percentuali (da -0,7 di marzo).
I prezzi tornano a crescere anche nell’Eurozona, con l’inflazione che raggiunge l’1,9% ad aprile dall’1,5% di marzo, dopo il 2% di febbraio, secondo la stima flash di Eurostat. Guardando alle componenti principali, è l’energia a pesare di più (7,5% contro 7,4% di un mese fa), servizi (1,8% da 1%), alimentari, alcol e tabacchi (in calo a 1,5% da 1,8%) e beni industriali non energetici (stabili a 0,3%).
Repubblica – 28 aprile 2017