Il cittadino legge l’annuncio di messa all’asta della Mercedes aziendale per l’acquisto delle attrezzature e decide di aiutare
BELLUNO – Come prendere due piccioni con una fava. Da un lato l’Ulss 1 di Belluno riesce a vendere l’auto blu, dall’altro ottiene un cospicuo lascito di 380mila euro da un generoso cittadino per l’acquisto di importanti attrezzature salva vita. Dopo aver letto l’annuncio di messa all’asta della Mercedes Benz, acquisita ancora nel 2008 dall’allora direttore generale Ermanno Angonese, il benefattore anonimo, ha contattato l’azienda sanitaria locale con l’intenzione di devolvere l’ingente somma per dotare i Pronto soccorso di Belluno e Agordo di alcuni defibrillatori.
«Questa donazione – spiega il dg Pierpaolo Faronato – nasce dalla mia decisione di mettere in vendita il mezzo. Un cittadino mi ha chiamato dicendo che non era interessato all’automobile, ma che comprendeva il senso del gesto e che ci avrebbe regalato i defibrillatori». Il ricavato della vendita dell’auto di rappresentanza doveva servire proprio per l’acquisto della preziosa strumentazione. Una somma che ora potrà essere destinata ad altre priorità. Nel corso dei colloqui con la direzione e con il Servizio di ingegneria clinica, il cittadino ha chiesto di conoscere il piano di acquisizione delle attrezzature dell’azienda manifestando l’intenzione di contribuire al riammodernamento di alcune apparecchiature cardiologiche del San Martino.
I 380mila euro di lascito verranno utilizzati per comprare un contropulsatore, un sistema per elettrocardiogramma da sforzo, un sistema holter Ecg, un sistema di monitoraggio multiparametrico con telemetria. «Queste attrezzature verranno usate per il bene di tutti», dichiara Faronato che spiega come la messa all’asta dell’auto blu «è un segnale che qualcuno ha colto in un momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini e all’organizzazione».
Il facoltoso benefattore ha chiesto di conservare il più rigoroso anonimato. «Ma non sono solo le persone abbienti che donano – spiega il dg -. Noi abbiamo quotidiane testimonianze di cittadini che danno qualcosa perché si riconoscono nell’ospedale e nei servizi che eroghiamo. Questa è senz’altro una donazione importante, nella storia c’è chi ha anche lasciato appartamenti e ville».
Nel frattempo Faronato continua ad utilizzare per i suoi spostamenti le utilitarie aziendali, soprattutto Punto e Panda. Come utilizzeremo il ricavato della vendita dell’auto blu? «Troveremo il modo. Abbiamo mille cose importanti da fare: dall’informatizzazione al miglioramento della segnaletica in ospedale. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta», conclude il dg.
Gazzettino – 29 giugno 2013