Il sindaco di San Michele al Tagliamento (Venezia) vieta di camminare con i cani fino al faro di Bibione, i turisti non gradiscono e parte una raccolta di firme. In centinaia contestano l’ordinanza. Codognotto: «Non erano tenuti al guinzaglio e molti turisti non raccoglievano deiezioni»
È una rivolta quella dei vacanzieri di Bibione, condotta dall’assessore all’innovazione del Comune di Sacile, Ariana Sabato, e coadiuvata da una giornalista di Milano, Sabrina Ghini, che sta passando le vacanze a raccogliere le firme dei turisti contro l’ordinanza del primo cittadino. Nei primi due giorni erano già 400 i bagnanti che hanno condiviso la protesta, ma la raccolta davanti all’ombrellone giallo della giornalista freelance milanese non registra flessione, tanto che l’afflusso è di cinque firme al minuto.
A far finire nella turbina della protesta Pasqualino Codognotto, è l’ordinanza emessa il 17 agosto scorso. «Mi sa tanto di blitz in piena regola, con tanto di multa da 500 euro per i trasgressori – tuona l’assessore all’Innovazione sacilese, che evidentemente non trova per nulla innovativo il programma del collega di San Michele -. Sono proprietaria di un appartamento a Bibione e di un cagnolino che porto sempre con me, ancor più da quando è sorta la “Spiaggia di Pluto”, una delle prime in Italia che ha portato lustro e vacanzieri a Bibione. È infatti una spiaggia bellissima, attrezzata, che permette ai nostri amici a quattro zampe di poter passare una serena vacanza proprio con il resto della famiglia».
Dal 17 agosto, però, l’ordinanza del sindaco vieta il passaggio con i cani fino al faro. «In pratica, subito dopo la spiaggia dedicata agli animali non è più possibile passare – riprende l’assessore pordenonese -. Siamo finiti in un recinto dal quale non ci si può più muovere, come se fossimo agli arresti domiciliari. È impensabile un atteggiamento del genere da parte di un buon amministratore. Oltre che irregolare».
Già, perchè l’assessore di Sacile ha scoperto alcune irregolarità nei cartelli affissi in spiaggia. «Non sono a norma – spiega Ariana Sabato – perché manca il numero dell’ordinanza che deve essere evidenziato sul cartello. Ora impugneremo la delibera al Tar, anche attraverso un’associazione». «In soli due giorni ho raccolto da sola oltre 400 firme – spiega Sabrina Ghini -. Non è stato difficile trovare vacanzieri in totale disaccordo con il sindaco, metà dei quali hanno anche ribadito di non voler tornare più a Bibione se non verrà tolta quell’ordinanza».
«Quell’accesso con i cani creava difficoltà – replica il sindaco, Pasqualino Codognotto – perchè i cani non erano tenuti al guinzaglio e molto spesso non venivano raccolte le deiezioni. Resta inteso che si può raggiungere il faro lungo la strada tradizionale a circa 100 metri di distanza, ma non lungo l’arenile, proprio per la sicurezza di tutti. Non vogliamo nessuno costrizione, ma il rispetto della libertà di ognuno. Siamo certi che a Bibione ci siano spazi sufficienti, e pertanto abbiamo messo queste regole».
«Se le cose stanno così, allora bastava vietare il passaggio dei cani senza il guinzaglio e inasprire le multe per l’abbandono degli escrementi – ribatte l’assessore di Sacile -. Non c’è davvero alcuna ragione per questo tipo di ordinanza».
Il Gazzettino – 1 settembre 2012