Ecco «dobbiamo prepararci a combattere le epidemie proprio come facciamo con gli incendi. Se un rogo viene lasciato divampare senza controllo, rappresenta una minaccia non solo per una casa, ma per un’intera comunità. Lo stesso vale per le malattie infettive, ma su scala molto più ampia. Come insegna il Covid, un’epidemia in una città può diffondersi rapidamente in un intero Paese e poi in tutto il mondo». Tre anni fa l’Oms ha proclamato la pandemia e, «nonostante i numerosi avvertimenti», si è toccato il «culmine di un fallimento collettivo». Ora Bill Gates teme che «stiamo commettendo gli stessi errori: il mondo non fa abbastanza per prepararsi alla prossima pandemia». Ma, avverte, «non è troppo tardi per impedire che la storia si ripeta».
Il mondo ha bisogno di un «sistema ben finanziato che sia pronto a scattare appena emerge il pericolo». Affrontare la sfida «non dovrebbe dipendere dai volontari». E «abbiamo bisogno di un corpo di professionisti in ogni Paese per controllare i focolai ovunque si manifestino». Per avere successo le squadre di emergenza devono basarsi sulle reti di esperti ed essere guidate dai capi delle agenzie nazionali di salute pubblica». Nessun Paese da solo può fermare la diffusione di una malattia e serve il coordinamento dei più alti livelli di governo. Occorre esercitarsi per diversi tipi di agenti patogeni. «Le malattie respiratorie umane sono una preoccupazione enorme perché possono diventare globali in breve tempo». Non sono però l’unica minaccia. «E se il prossimo agente patogeno potenzialmente pandemico si diffondesse attraverso le goccioline di superficie? O se si trasmettesse per via sessuale come l’Hiv? E se fosse il risultato di bioterrorismo?», si interroga Bill Gates. Ogni scenario «richiede una risposta diversa e solo i Corpi di Emergenza possono aiutare il mondo ad affrontarli tutti». Dopo un trilione di dollari di perdite e 7 milioni di vittime «non possiamo farci cogliere di nuovo impreparati». L’umanità «deve agire adesso per assicurarsi che il Covid-19 diventi l’ultima pandemia». Vanno sostenuti, perciò, i principali esperti di salute perché la prossima pandemia potrebbe scoppiare in qualunque angolo del pianeta. Quindi dai Paesi più ricchi devono arrivare i fondi necessari per la prevenzione.
L’Oms rimane «lo strumento migliore di cui disponiamo» per fermare le epidemie, ma solo un Corpo di emergenza sanitaria globale può garantire «un futuro senza pandemie». Bill Gates sollecita investimenti in sicurezza prima che sia troppo tardi». Servono strumenti per fermare la diffusione di un agente patogeno. Solo con analisi su larga scala si possono identificare le potenziali minacce. «E’ fondamentale la sorveglianza ambientale, come i test sulle acque reflue perché molti agenti patogeni si trovano nei rifiuti umani. Appena un campione di acque reflue risulta positivo, una squadra di risposta rapida deve intervenire nell’area colpita per trovare le persone infette, istruendo la comunità su come proteggersi».
Il miliardario filantropo preferirebbe spendere per i vaccini piuttosto che viaggiare su Marte. «E’ un miglior uso del denaro», si contrappone a Elon Musk e Jeff Bezos. « Vaccinare contro il morbillo salva vite». L’intelligenza artificiale può trasformare l’umanità, consentendo scoperte in campo medico e scientifico. Il magnate è sorpreso per essere diventato il volto delle teorie del complotto durante una pandemia in cui si è invece prodigato per l’accesso alle cure. «Le persone cercano un capro espiatorio per l’emergenza Covid, ma i complotti sono una spiegazione troppo semplicistica. La malevolenza è molto più facile da capire della biologia», osserva Gates, che ha trascorso gran parte della sua vita da persona più ricca del mondo e ha donato decine di miliardi di dollari a cause filantropiche, spesso mirate alla salute globale, in particolare ai bambini. Lasciata la prima linea dell’industria hi-tech divide il suo tempo tra la lotta al cambiamento climatico e l’eradicazione della malnutrizione e di malattie come la poliomielite e la malaria. Ha profetizzato già nel 2015 una pandemia da milioni di morti. Ed è finito nel mirino dei cospirazionisti già all’epoca dell’epidemia di Ebola in Africa centrale. Per i vaccini e l’addestramento del personale sanitario ha donato 150 milioni di dollari al programma di vaccinazione Covax nei paesi a basso reddito. Al tempo stesso mette in guardiadal pericolo di bioterrorismo. «Dobbiamo essere pronti a fermare attacchi terroristici. Come reagirebbe il mondo se un bioterrorista portasse il vaiolo in aeroporto?». On line dilagano le fake news su collegamenti con laboratori in cui si manipolano virus letali. In realtà Bill Gates aiuta a scongiurare disastri. —