Parla Alberto Bizzotto, amministratore delegato della Centrale del Latte di Vicenza, raccontando alcune delle prossime strategie della società berica. «Nel 2014 l’obiettivo è sbarcare nel mercato russo Quest’anno abbiamo invece lanciato il latte Laben prodotto dedicato ai consumatori del mondo arabo»
«Il mio sogno è quello di gustarmi uno yogurt prodotto dalla nostra Centrale mentre passeggio in piazza Rossa, a Mosca, ammirando il Cremlino». Un desiderio, quello di Alberto Bizzotto, amministratore delegato della Centrale del Latte di Vicenza, che ben presto però potrebbe tramutarsi in realtà. La società berica (la sede è a Torri di Quartesolo) che nel 2012 ha chiuso il bilancio con un fatturato pari a 28 milioni di euro, nel 2014 infatti sta preparando lo sbarco proprio sul mercato russo, puntando così ad ampliare le proprie strategie export oltre i confini nazionali. «La prospettiva è quella di varcare l’attuale perimetro di vendita – spiega l’ad della Centrale del Latte di Vicenza – e come obiettivo abbiamo scelto il mercato dell’Europa dell’est, e in particolare la Russia, per esportare i nostri yogurt». Insomma anche la Centrale del Latte punta all’internazionalizzazione? Crediamo di avere prodotti di prima qualità e delle strutture di eccellenza per la loro lavorazione. Siamo tecnologicamente all’avanguardia e quindi perché non puntare anche su nuovi mercati, specialmente in un momento di crisi? Crisi che dunque ha toccato anche il vostro settore? C’è stato un calo di consumi associato al momento di difficoltà economica che vive il nostro Paese. C’è stata un’evoluzione nelle modalità di acquisto e quindi anche di consumo. Noi, per esempio, abbiamo registrato una maggiore richiesta di latte a lunga conservazione. In ogni caso possiamo ritenerci più che soddisfatti perché abbiamo chiuso il 2012 con un fatturato di circa 28 milioni di euro che puntiamo a confermare anche nel 2013. Un anno per noi effervescente. Da che punto di vista? Beh, abbiamo lanciato diversi prodotti che hanno ampliato la nostra gamma di offerta. Di alcuni, poi, siamo particolarmente soddisfatti. Quali? Lo yogurt “defilé” rappresenta una novità assoluta per il segmento di riferimento. È uno yogurt intero con il 30% in meno di zuccheri rispetto ai prodotti che ci sono sul mercato, ed esalta il sapore naturale della frutta. Altre novità? Lo speciale latte fermentato Laben secondo la tradizione araba. Un latte ottimo da bere e particolarmente indicato per preparare i piatti della cucina maghrebina e mediterranea. Ci siamo infatti resi conto della presenza di molti clienti arabi nel nostro territorio, che non riuscivano a trovare nei nostri negozi prodotti adeguati alla loro alimentazione, così abbiamo pensato di ovviare a questa carenza. Dopo un 2013 “effervescente” e un 2014 in cui puntate con decisione al mercato russo, quali altre novità sono all’orizzonte? Sarà importante consolidarci e magari arrivare a confermare le stesse cifre di fatturato realizzate negli ultimi anni. E poi non dimentichiamo nemmeno il segmento-verdure. Ovvero? Come gruppo abbiamo uno stabilimento per le verdure di “quarta generazione”, vale a dire quelle confezionate già lavate e pronte per essere consumate. Ecco, vorremmo migliorare anche su questo settore di mercato. Siamo infatti un’azienda a forte vocazione innovativa e vogliamo continuare su questa strada. Ogni anno il budget per lanciare nuovi progetti e pensare in questo modo a nuove strategie di mercato varia tra i 300 e i 400 mila euro. Il 2013 è stato un anno per noi molto attivo da questo punto di vista. Ora ci consolidiamo per poi essere pronti a ripartire.
Matteo Bernardini –Il Giornale di Vicenza – 4 settembre 2013