La crisi spinge i padroni a disfarsi del proprio gatto: nell’ultima settimana oltre dodici gli abbandoni. “Per fortuna li lasciano davanti agli studi dei veterianari o davanti al portone di una casa perché siano loro ad accudirli”. Ma c’è chi non ha scrupoli ad abbandonare il proprio boxer legato al gancio dell’auto: è accaduto a Marassi
C’era un tempo in cui erano i cani ad essere abbandonati sulle autostrade della vacanze. Fortunatamente oggi non succede più, ma purtroppo ora a subire la triste sorte dell’abbandono sono i gatti. Un fenomeno in forte crescita nelle ultime settimane e le cui cause sono da rintracciare nella crisi economica che rende difficile accudire i felini domestici. Solo nell’ultima settimana sono stati oltre dodici gli abbandoni.
“Sono sempre di più i gatti che vengono portati qui da noi – racconta Clara Bongiorno, responsabile del canile municipale di Genova -. Nella quasi metà dei casi si tratta di animali domestici, lasciati con i loro trasportini davanti a studi di veterinari o abitazioni”. Un modus operandi che però fa riflettere: “Il fatto che vengano portati in posti dove possano essere facilmente ritrovati da persone che li possono accudire, fa pensare che vi sia comunque la volontà di proteggerli”.
Sembra essere così finita l’epoca degli abbandoni sconsiderati. “Lasciare in mezzo alla strada un gatto di casa – aggiunge Bongiorno – significa condannarlo a morte: questi animali sono incapaci di orientarsi, difendersi e procurarsi il cibo”.
La vera piaga ora è la crisi economica. “La crisi – spiega Bongiorno – sta causando notevoli difficoltà a tutti i proprietari di animali, ma il problema è la disinformazione: chi abbandona gli animali spesso non sa a chi rivolgersi per avere supporto”.
Non ha niente a che vedere con la crisi invece l’episodio avvenuto ieri pomeriggio nel quartiere di Marassi, con un cane razza boxer come protagonista. L’hanno lasciato sotto al sole per ore, legato al gancio traino di una Bmw, senza cibo nè acqua. Vittima della noncuranza dei propri padroni, due moldavi residenti in Spagna, il cane è stato salvato grazie all’intervento di un trentasettenne genovese che, impietositosi alla vista dell’animale stremato dal caldo, ha attirato l’attenzione di una volante della Polizia.
Ascopltati dagli agenti i padroni hanno tentato di giustificarsi dicendo che avevano lasciato il cane legato alla macchina solo per pochi minuti. “Ma se sono venti minuti che vi aspettiamo”, hanno replicato i poliziotti suscitanto l’ira di uno dei due, il quale ha inveito contro gli agenti e per questo trasportato in Questura e denunciato per abbandono di animale.
Due giorni fa invece ha fatto discutere il mondo intero l’episodio avvenuto in Georgia negli Usa, dove una veterinaria ha fotografato un Suv che in autostrada viaggiava a 110 chilometri all’ora trascinando sull’asfalto una gabbietta con dentro il proprio cane
Repubblica – 18 agosto 2013