Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Ue di oggi del Regolamento UE 2015/1162 è diventata applicabile la modifica alla lista, votata lo scorso 17 marzo, di porzioni di organi e tessuti considerati materiale animale da eliminare. Lo rende noto il ministero della Salute. Via libera dall’Europa, dunque, spiega il ministero, al regolamento che autorizza nuovamente il consumo di prodotti in precedenza esclusi dal consumo a causa del rischio Bse. Dopo lo status sanitario di Paese a rischio trascurabile per Bse, conseguito nel maggio del 2013, rileva il dicastero in una nota, “l’Italia ottiene oggi un altro importante risultato. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE L.188 del 16 luglio 2015 del Regolamento UE 2015/1162 è diventata applicabile la modifica alla lista, votata lo scorso 17 marzo, di porzioni di organi e tessuti considerati materiale animale da eliminare, il cosiddetto Materiale Specifico a Rischio (MSR)”.
La modifica disposta dal nuovo Regolamento è finalizzata a garantire ai prodotti provenienti dagli Stati membri una maggiore parità di condizioni rispetto alle importazioni di prodotti da paesi terzi. Infatti, in base al Regolamento (CE) n. 999/2001 l’elenco dei tessuti da considerare Materiale Specifico a Rischio (MSR) era esteso agli Stati membri con un rischio di BSE trascurabile i quali erano quindi tenuti a rimuovere e distruggere tale materiale, al macello o nei laboratori di sezionamento. Al contrario, le importazioni nell’Unione di tali tessuti provenienti da paesi terzi con un rischio di Bse trascurabile erano autorizzate.
La Commissione ha poi previsto la possibilità di riesaminare l’attuale obbligo per gli Stati membri con un rischio di Bse trascurabile abrogando il requisito aggiuntivo che estende il divieto di MSR di bovini agli Stati membri, fatta eccezione per il cranio, il cervello e il midollo spinale di bovini di età superiore a 12 mesi per i quali sono ancora in corso accertamenti scientifici. Qualora i futuri dati scientifici dovessero sottolineare rischi per la sanità pubblica attualmente sconosciuti, le norme dell’Unione in materia di MSR negli Stati membri e nei paesi terzi con rischio di BSE trascurabile saranno riesaminate.
Nel 2001 l’Unione Europea aveva vietato il commercio e il consumo di alcuni prodotti ritenuti a rischio. Da allora, ”tutte le misure sanitarie previste per ridurre la presenza della malattia sul territorio nazionale sono state attuate con scrupolo ed efficacia. Grazie al lavoro dei Servizi Veterinari, dei laboratori degli Istituti zooprofilattici sperimentali, del Centro di referenza nazionale (CEA) di Torino e dell’Istituto Superiore di Sanità, coordinati dal Ministero della salute, l’Italia non ha mai abbassato la guardia rispetto la situazione epidemiologica”. I test effettuati dal 2001 nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio, su circa 7 milioni e 400 mila capi bovini, afferma il ministero, ”hanno confermato l’efficacia dell’azione di contrasto e il forte declino della malattia”.
16 luglio 2015