Studiate ad hoc, per permettere un sistema di cattura non traumatico. Robuste ma anche maneggevoli e «griffate», visto che verrà incisa con il laser la scritta Regione Veneto. Sono le trappole acchiappa-nutrie che la Provincia di Vicenza intende acquistare, per adempiere al piano regionale di «eradicazione» del roditore. L’obiettivo è l’eliminazione totale delle nutrie, «colpevoli» di indebolire gli argini e di danneggiare le colture, messo nero su bianco da una legge veneta di un anno fa, che assegna anche risorse economiche specifiche. A Palazzo Nievo spettano 35mila euro, di cui poco meno di due terzi andranno all’acquisto di 320 trappole da posizionare nei luoghi più frequentati da questi animali. Gli apparecchi, che hanno particolari caratteristiche tecniche, costeranno 21.120 euro e andranno ad aggiungersi ai 200 già in dotazione alla polizia provinciale. Gli agenti, che si occupano di posizionare le trappole e della successiva eliminazione degli animali, hanno constatato che con 200 scatole si catturano circa tremila nutrie, un numero troppo basso rispetto alla reale presenza sul territorio. A dire il vero, un censimento non c’è, ma dai controlli è emerso che sono ancora molte le nutrie in circolazione e, per legge, si deve arrivare alla loro scomparsa definitiva. Ecco che la Provincia di Vicenza si mette in moto per aumentare le catture. Il comandante della polizia provinciale ha segnalato «la necessità di 320 gabbie specificando le caratteristiche tecniche delle stesse, nel rispetto di quanto stabilito dalle linee guida regionali e dalle esperienze maturate in altre realtà», si legge nel documento che autorizza la ricerca di rivenditori di trappole. In particolare, si fa riferimento alle gabbie utilizzate in provincia di Rovigo che «per le caratteristiche di robustezza, maneggevolezza e per il sistema di cattura non traumatico per gli animali, appare più funzionale e rispondente all’uso richiesto rispetto alle tipologie già in dotazione». Si tratta di scatole di acciaio lunghe 80 centimetri, larghe 40 e alte altrettanto, dotate di un uncino porta esca. Sono di color verde oliva scuro, che si confonde con quello dei luoghi in cui vengono posizionate.
Elfrida Ragazzo – Il Corrirere del Veneto – 22 ottobre 2017