Lo scorso 26 febbraio l’europarlamentare Biljana Borzan (S&D) ha presentato alla Commissione europea un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sulla campylobatteriosi. A nome della Commissione la risposta del commissario Vytenis Andriukaitis
Con oltre 190.000 casi umani all’anno, è malattia di origine alimentare più diffusa nell’Unione europea. L’Efsa ritiene che il costo pubblico in termini di sanità e produttività nell’Ue sia intorno ai 2 miliardi di euro ogni anno.
Il Campylobacter si può diffondere rapidamente e solo pochi batteri causano la malattia. Questi sono di solito presenti sulla carne cruda (o poco cotta) del pollame, o provengono da utensili o aree sottoposti a contaminazione incrociata.
Nel 2010 l’Efsa ha pubblicato i risultati di una ricerca che ha rivelato che il batterio è stato individuate nel 70% dei polli. I dati complessivi a livello europeo sulla presenza del campylobacter nella catena alimentare, e la prevalenza delle infezioni umane e animali, sono raccolti dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC) e dall’Efsa. A tale proposito l’europarlamentare chiede se i dati mostrano un incremento o una dimibuzione della prevalenza o delle infezione. Chiede inoltre cosa sta facendo la Commissione europeo per aiutare gli Stai membri a combattere la campilobatteriosi.
A nome della Commissione Vytenis Andriukaitis ricorda che secondo il monitoraggio dei dati fornito dall’Efsa e dall’ECDC, negli ultimi due anni il numero di casi umani di campilobatteriosi si è stabilizzato dopo un periodo in cui si era verificato un aumento. Nel 2013 nell’Ue ci sono stati 214.779 casi confermati di campilobatteriosi umana . Il tasso di notifica dell’UE è stata del 64,8 per 100.000 abitanti, vale a dire lo stesso livello del 2012 (65,9).
Andriukatis inoltre informa che la Commissione sta attivando una serie di azioni a sostegno degli Stati membri. La prevalenza complessiva di Campylobacter nelle popolazioni dei polli da carne degli Stati membri è ben nota grazie ad un’indagine di riferimento e all’analisi dei fattori di rischio associati. Recentemente il gruppo BIOHAZ dell’EFSA ha pubblicato un parere scientifico sui pericoli per la salute pubblica. Inoltre, la Commissione ha effettuato un’analisi dei costi-benefici delle misure di controllo più rilevanti per combattere il Campylobacter nelle diverse fasi della catena alimentare.
La commissione presto aprirà una discussione con gli Stati membri e gli stakeholders, insieme al Parlamento europeo per individuare le migliori opzioni di controllo riferite alle ispezioni sulla carne di pollo.
Fonte Commissione europea – 17 aprile 2015