Camusso contro Fornero: ha la passione dei licenziamenti
Sui licenziamenti riesplode lo scontro, con prese di posizione divergenti che hanno per protagoniste il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, e il ministro del Lavoro Elsa Fornero.
La leader del sindacato attacca il ministro: «Ha una passione per i licenziamenti che dimostra una non particolare sensibilità agli straordinari problemi della crisi».
Elsa Fornero ribatte che mira a un mondo «del lavoro che porti dentro con contratti di flessibilità quelli che sono ai margini del mercato» e quindi, precisa, «non è dal gusto per il licenziamento che nasce la riforma ma dalla volontà di creare un mercato del lavoro dinamico, che dia migliori performance per tutti». Chiamata a ribattere direttamente ai giudizi di Camusso, il ministro però taglia corto: «Non commento frasi che si commentano da sole».
Insomma la tensione sul fronte lavoro non accenna a calare. In particolare Camusso esprime duri giudizi sulla legge delega per il recepimento della riforma nel settore pubblico. Il segretario generale della Cgil parla di «un ritardo grave e intollerabile che mina ogni giorno di più l’operatività di questo governo».
A riguardo ricorda che sugli statali l’accordo è stato raggiunto il 3 maggio, oltre un mese fa, ma «ancora non è stato varato dal consiglio dei ministri». Per Camusso l’esecutivo «invece di affrontare le emergenze e adottare strategie utili per la crescita, preferisce seguire gli attacchi qualunquistici che stanno investendo i lavoratori pubblici», con atteggiamento «irresponsabile». Ecco che secondo la numero uno della Cgil «il dualismo del mercato del lavoro che il ministro Fornero dice a parole di non volere perseguire è in realtà quello che rischia di manifestarsi». Se il ritardo sulla delega proseguirà Camusso non nasconde che «si aprirà un ulteriore fronte di scontro con il governo».
Sono invece già state fissate altre tappe per l’iter della riforma del mercato del lavoro alla Camera, dove è iniziato l’esame alla commissione Lavoro: il termine per la presentazione degli emendamenti scade il 22 giugno e a partire dal 18 giugno ci sarà un ciclo di audizioni. L’obiettivo al momento resta quello di portare il provvedimento all’esame dell’Aula la prima settimana di luglio. Oggi hanno parlato anche i due relatori aprendo a cambiamenti all’interno di determinati paletti. Intanto il senatore del Pd e relatore Tiziano Treu, secondo quanto riportano i bollettini parlamentari, denuncia che una proposta di modifica al ddl sulla riforma del mercato del lavoro, approvata in commissione, è sparita dallo «stampato» del provvedimento che è stato all’esame dell’Aula del Senato e trasmesso alla Camera.
Il Secolo XIX – 8 giugno 2012