Separazione della rete ferroviaria? Aspettiamo un po’. Liberalizzazione dei taxi? Deciderà l’Autorità per i trasporti dopo un’attenta istruttoria città per città.
Insomma, neppure è nato e già pare un po’ spuntato il pacchetto liberalizzazioni del governo Monti.
E tocca proprio ad Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del consiglio, e padre putativo del provvedimento, affrontare i temi più spinosi per far capure che su certe cose bisogna prendersi un po’ di tempo. Forse, come nel caso dei tassisti, anche per ragioni di ordine pubblico.
Dopo una strigliatina datagli dal premier Mario Monti in conferenza stampa, perchè colto un po’ distratto proprio mentre veniva invitato a parlare, Catricalà si è meritato dal Professore anche una carezza: «Ogni governo dovrebbe avere un’Autorità recente della concorenza nei suoi ranghi ed è stato di grande utilità per noi, dal punto di vista della sua esperienza e anche per l’attività di coordinamento preparatorio che gli abbiamo chiesto, avere con noi il sottosegretario Catricalà».
Ringalluzito da quel complimento, l’ex presidente dell’Antitrust ha illustrato la parte «residuale» del decreto Cresci Italia, cioè tutta quella parte di cui non avevano parlato nè il ministro della giustizia Paola Severino, nè quello della sanità, Renato Balduzzi. «Oggi vedo realizzata la possibilità di contribuire a realizzare tante idee espresse da presidente Antitrust», premette, rispondendo all’attestato di stima arrivato da Monti. «Siamo intervenuti con provvedimenti a tutela dei consumatori, togliendo granelli di sabbia dagli ingranaggi complessi class action» e difendendoli dalle «clausole vessatorie dei contratti di serie, di massa». Poi, l’attenzione di Catricalà si è sposta sui dossier più caldi sul tappeto. Sulle polizze per i mutui, per esempio, che le banche dovranno offrire proponendo «un menu di assicurazioni» e per le polizze rc auto «con gli agenti monomandatari che devono offrire prodotti di più compagnie» e «una serie di norme per assciurare che le tariffe possano essere calmierate con sconti e franchige».
A Catricalà poi il compito di parlare della liberalizzazione delle licenze taxi. «Deciderà l’Autorità per i trasporti dopo un’attenta istruttoria città per città per capire se è necesario aumentare o ridurre licenze», ha spiegato il sottosegretario. Nel caso in cui i sindaci avessero deciso che ci sono troppe licenze circolanti, sono state previste compensazioni tangibili per quelli che hanno già una licenza. Il tassista, comuqniue, «potrà essere titolare di una licenza part-time che consentirà di far lavorare, nel periodo in cui lui non utilizza il proprio mezzo, un altro tassista titolare di un’altra licenza part time».
Un capitolo sul quale invece Catricalà era particolarmente soddisfatto, è stata la previsione della costituzione di società semplificate a responsabilità limitata (ssrl), per i giovani sotto i 35 anni. «La società semplificata per le attività imprenditoriali permette a chi è privo di risorse, anche con un euro di capitale di avviare un’attività senza l’intervento di un notaio». Semplicemente, aggiunge, «dovrà ottenere un requisto dal Registro delle imprese». Una grande novità, sicuramente. Non si capisce però se avrà anche una fisalità agevolata. Se così non fosse, sarebbe l’ennesima arma spuntata del pacchetto.
ItaliaOggi – 21 gennaio 2012