Sarebbero potuti finire sulle tavole dei consumatori oltre 10 quintali di pesce di importazione, con un livello di mercurio di 5 volte superiore al limite consentito. Ad impedirlo è stato il servizio veterinario per l’igiene degli alimenti di origine animale e loro derivati dell’Usl 7 che ne ha imposto il ritiro dal mercato evitando così che potesse essere venduto e poi mangiato.
La quantità di mercurio è stata rilevata nel corso di uno dei controlli effettuati dal Servizio nei primi sei mesi di quest’anno. Il riscontro della presenza di mercurio oltre la soglia imposta per legge ha portato anche all’avvio di un procedimento penale tutt’ora in corso. Le verifiche sono state effettuate nell’ambito della vigilanza sulle aziende che producono e vendono alimenti di origine animale e hanno scongiurato ogni possibile rischio e tutelato la salute del consumatore. In questo contesto sono state evidenziate anche altre 17 non conformità su altri prodotti e avviati 5 procedimenti sanzionatori, anche questi in corso: quattro riguardano l’inadeguatezza delle informazioni fornite al consumatore nelle etichette nella distribuzione di alimenti con sanzioni che si aggirano intorno ai 1.200 euro.
Più elevata invece quella prevista per un macello in cui si è evidenziato un uso illecito di farmaci: la somma prevista, in questo caso, è di circa 20 mila euro. Nel territorio dell’Usl 7 sono 92 le aziende che producono alimenti di origine animale, in particolare carni, formaggi e uova che possono distribuire i propri prodotti nella Comunità Europea.
A queste si aggiungono le certificazioni sanitarie per spedizioni di merci verso paesi dell’Asia, dell’America e dell’Oceania. Nei primi sei mesi del 2012 il servizio ha attestato l’idoneità igienico-sanitaria di 47.600 tonnellate di carne. 2169 campionamenti (risultati tutti negativi) sono stati effettuati per il controllo delle malattie trasmesse con gli alimenti. Particolare attenzione è stata posta sui farmaci utilizzati in zootecnia, con l’esecuzione di 281 ricerche di residui degli stessi sui tessuti degli animali produttori di derrate, risultati anche questi tutti negativi. Per quanto riguarda il “benessere animale” sono state effettuate 22 verifiche sul trasporto, e effettuati 104 prelievi di sangue per analizzare i parametri ematici indicatori di eventuali stress in allevamento.
La Tribuna di Treviso – 4 settembre 2012