Risalgono i contagi nella Marca: mercoledì il conto quotidiano si era fermato a cento, ieri sono già tornati a quota 168. Che i trevigiani attualmente positivi scendano diventa un dettaglio perché il calo, diventato importante la scorsa settimana, è rallentato notevolmente. Una parte di questo numero arriva dal mondo più monitorato e oggetto di preoccupazione del momento, la scuola: anche se non è detto che i contagi avvengano nei plessi scolastici, ieri l’Usl 2 ha preso altri 15 provvedimenti Covid portando le classi sotto osservazione a 196 (erano 23 il 6 aprile alla ripresa, diventate 81 il 16 aprile, quindi con aumenti esponenziali al ritmo di oltre dieci nuove al giorno). Le scuole superiori sono ripartite con i grandi numeri in presenza solo da pochi giorni ma i provvedimenti sono già 48, dei quali 22 per quarantene quindi con più di due studenti positivi nello stesso nucleo.
L’istituto più problematico al momento è il Besta di Treviso dove sono stati trovati 11 casi in una classe altre due sono finite in quarantena: è l’esito dei tamponi molecolari dopo le prime otto positività emerse martedì. Continuano quindi gli screening all’interno della scuola professionale di Borgo Cavour.
Quando il contact tracing darà ulteriori informazioni sul focolaio, l’Usl deciderà se ricorrere a un provvedimento ancora più drastico, la chiusura dell’intero istituto.
L’altro fronte oggetto di attenzione è quello degli assembramenti e delle presenze fuori dai locali, in particolare in avvicinamento al week end del primo maggio in cui tradizionalmente famiglie e amici si ritrovano per festeggiare insieme.
Il maltempo fino ad ora ha tenuto a bada le folle, i gestori hanno applicato le distanze ai tavolini, ma bisogna prevenire potenziali contagi. Ieri il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito in Prefettura ha confermato il dispiegamento di controlli già in atto ma dando specifica indicazione sulle possibili situazioni di sovraffollamento «privilegiando le aree interessate dalla presenza di locali ed esercizi aperti al pubblico e da più intensi flussi di mobilità, soprattutto in occasione dei fine settimana e delle giornate festive e prefestive».
La Prefettura ha chiesto la collaborazione anche delle polizie locali nelle realtà urbane per arrivare ovunque: «Specifici controlli saranno effettuati nelle fasce orarie antimeridiane – spiega in una nota il prefetto Maria Rosaria Laganà -, corrispondenti al contemporaneo inizio delle attività scolastiche e di quelle commerciali, anche allo scopo di intervenire su eventuali situazioni di criticità».