«La clausola di esclusività per l’area della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie del Comparto Sanità va inclusa nel calcolo del monte salari complessivo, chiarendo così la natura della voce contrattuale per definire gli incrementi retributivi». Così il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità Massimo Garavaglia ha ribadito la sua posizione e anche sottolineato la richiesta al Governo per “l’attivazione di un confronto per rendere attuali i parametri fissati dalla legge che per quanto riguarda la spesa di personale in sanità fa riferimento ad un valore ormai inadeguato rispetto all’organizzazione e alla erogazione dei servizi oggi profondamente cambiata”.
“La clausola di esclusività per l”area della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie del Comparto va inclusa nel calcolo del monte salari complessivo, chiarendo così la natura della voce contrattuale
per definire gli incrementi retributivi”. Ne è convinto il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Massimo Garavaglia che al termine della riunione di oggi, al tavolo Aran-sindacati per il rinnovo del contratto, ha ribadito la posizione già assunta in precedenza e comunicata con lettera dell’8 marzo al presidente del
Consiglio Paolo Gentiloni e per conoscenza i ministri Pier Carlo Padoan, Marianna Madia e Beatrice Lorenzin e al presidente dell”Aran, Sergio Gasparrini.
“Abbiamo chiesto inoltre al Governo – aggiunge il rappresentante delle Regioni – l”attivazione di un confronto per rendere attuali i parametri fissati dalla legge che per quanto riguarda la spesa di personale in sanità fa riferimento a un valore ormai inadeguato rispetto all”organizzazione e alla erogazione dei servizi oggi
profondamente cambiata”.
“Serve – ha concluso Garavaglia – un pronunciamento puntuale del Governo durante l”attuale fase contrattuale in corso all”Aran, attraverso la costituzione, come abbiamo più volte chiesto, di uno specifico tavolo di approfondimento”.
15 marzo 2018