Sulla base del giro di affari complessivo della criminalità organizzata stimato dall’Eurispes in 220 miliardi di euro, quello dell’Agromafia viene calcolato pari a 12,5 miliardi di euro, equivalenti al 5,6% del totale, di cui 3,7 miliardi di euro da reinvestimenti in attività lecite e 8,8 miliardi di euro da attività illecite. Questi dati introducono bene il Primo Rapporto sullo stato del Paesaggio Alimentare italiano, curato dal Corpo Forestale ed Eurispes. Dal 2011, uno degli obiettivi primari del Corpo è la lotta alle frodi e alle contraffazioni alimentari. La sicurezza alimentare costituisce un tema di grande attualità per l’Italia ed investe essa stessa molteplici aspetti legati al valore della qualità del cibo, della salute umana, alla difesa dell’ambiente e del territorio contro l’abbandono e il degrado.
Questione alimentare, ambientale ed energetica sono strettamente interconnesse. Mantenere sul territorio quelle produzioni agricole tipiche della filiera agroalimentare di eccellenza del Made in Italy, capaci inoltre di generare alte remunerazioni in termini economici, elevati redditi per gli agricoltori, costituisce un’azione prioritaria ai fini della valorizzazione e della difesa dell’ambiente e dei servizi indotti sul territorio. Secondo le stime del Corpo forestale dello Stato, i pirati agroalimentari ogni anno sottraggono all’Italia 60 miliardi di euro di valore di cibo contraffatto e spacciato nel mondo come Italian sounding.
Il ruolo del Corpo Forestale diventa allora centrale in questo contesto. I reati accertati sono stati quasi 96mila negli ultimi 6 anni, 60.547 le persone denunciate, 19.406 i sequestri penali, 443 arresti, 2.945 le perquisizioni, 86 i fermi. L’aumento percentuale degli arresti (+11%) e delle perquisizioni (+51%) insieme alla diminuzione del numero dei reati commessi da persone non identificate (dal 55% al 52%) indicano una maggiore capacità di identificazione delle persone responsabili del reato e di individuazione degli obiettivi da monitorare. I settori maggiormente interessati dell’attività operativa del Corpo nel 2011 sono stati 7, nei quali si è concentrato il 92% dei controlli: Tutela del Territorio (41%), Tutela della Fauna (18%), Controllo Coordinato del Territorio (9%), Aree Protette (8%), Discariche e Rifiuti (7%), Tutela della Flora (5%), Incendi (3%). L’attività di prevenzione nei confronti degli incendi sta dunque dando i suoi frutti. Dal 1970 al 2012 sono andati in fumo circa 4.451.831 Ha di territorio, il 46% di superficie boscata ed il 64% di superficie non boscata.
Cibo e protezione del territorio
Le azioni di contrasto del Corpo Forestale all’abusivismo, al mancato rispetto delle regole (disboscamento, cementificazione selvaggia, assenza di manutenzione dell’alveo dei fiumi e del territorio) e agli incendi dolosi intendono proteggere un numero di cittadini italiani crescentemente esposti a rischi naturali: la popolazione potenzialmente esposta ad un elevato rischio idrogeologico è oggi pari a 5,8 milioni di persone mentre la popolazione esposta ad elevato rischio sismico è pari a 21,8 milioni di persone.
Domani, 5 dicembre poi a Roma si terrà l’evento “Vero o Falso: come difendersi dalle agropiraterie”, che permetterà di evidenziare una serie di regole semplici da seguire per evitare di cadere nei più comuni tranelli e frodi alimentari. Per maggiori informazioni, vai al link.
Vai al Rapporto Corpo Forestale Eurispes sullo stato del Paesaggio Alimentare Italiano
sicurezzalimentare.it – 5 dicembre 2012