Costi della politica: arrivano 370 emendamenti. Tutti ammissibili, anche se alcuni senza alcuna possibilità di essere approvati. Ed è assalto all’Imu. Le votazioni al ddl sui costi della politica in commissione al Senato inizieranno domani.
È assalto all’Imu
Molte modifiche dei senatori, oltre ad argomenti come il ruolo della Corte dei Conti o i paletti ai vitalizi, puntano a cambiare il volto dell’Imu. Si inizia anche ad intervenire sul nodo sicurezza che, come noto, sarà affrontato più compiutamente nella Legge di Stabilità. Fra le molte proposte, Anna Rita Fioroni del Pd punta a risolvere via Imu parte dei problemi dei territori colpiti da calamità: stop al pagamento dell’imposta relativamente alla quota dello Stato per i fabbricati inagibili.
Nutrito il pacchetto di proposte della Lega (primo firmatario Massimo Garavaglia e co-firma dell’ex ministro Roberto Calderoli): si chiede innanzitutto che vengano esentati dall’Imu gli immobili (non prima casa) concessi in comodato d’uso a familiari di primo grado.
È poi prevista nelle richieste una drastica riduzione dell’ aliquota Imu (dal 50 al 100%) per ciascun familiare non autosufficiente. E stop all’imposta per immobili degli anti territoriali adibiti ad edilizia residenziale pubblica. Netta riduzione della quota che va allo Stato: dal 50 al 30%. E mentre dall’Idv Elio Lannutti specifica «niente esenzione Imu per le Fondazioni bancarie», Alberto Balboni (Pdl) propone che la dichiarazione per i fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni da sottoporre all’Imu slitti al 30 giugno 2013.
Sempre nel Pdl Giuseppe Saro si preoccupa degli anziani: la casa (prima) resta tale (se non affittata) anche se cambiano residenza e la prendono nella casa di riposo. E sempre in tema di casa di riposo l’altra richiesta è che siano esenti quelle o convenzionate con il servizio sanitario.
Posticipo solo per le nuove Regioni (che non esistono)
Posticipare i tagli all’assegno di fine mandato dei consiglieri alla legislatura successiva a quella in corso per le Regioni che siano in vita da almeno 4 anni. Lo prevede un emendamento a firma Giuseppe Saro (Pdl) e Flavio Pertoldi (Pd) presentato in commissione al Senato al decreto legge sui costi della politica.
Si chiede un fondo per le Regioni in rosso
Istituire un Fondo presso il Tesoro per aiutare le Regioni in rosso, a coprire il loro buco di bilancio. Lo prevede un emendamento al decreto sui Costi della politica e gli enti locali, presentato dai senatori del Pdl (primo firmatario Vicenzo Nespoli). Il Fondo avrebbe 300 milioni nel 2012, 500 nel 2013 e 1.000 dal 2014.
Fini: una società esterna certificherà i bilanci
«La Camera approverà un regolamento obbligatorio per la gestione del finanziamento ai gruppi». E sarà «una società esterna» a certificarne il bilancio. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lo ha detto incontrando gli studenti dell’istituto Tecnico Commerciale Casagrande-Cesi di Terni torna sul tema dei costi della politica, sottolineando la necessità di «ridurre l’entità del rimborso pubblico ai partiti».
Non sarà «il gruppo a sciegliere la società di certificazione. Ci sarà una gara pubblica. Un passo avanti per evitare altri caso Fiorito», ha detto richiamando il caso dell’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio indagato per peculato.
corriere.it – 27 novembre 2012