Uno choc anafilattico fulminante ha stroncato il 78enne di Giavera che si è accasciato fra le braccia del nipote
Rino Favaro, 78 anni, pensionato. Era una di quelle torride giornate di agosto che solo l’ultima sventagliata fresca ha spazzato via. Si trovava nel suo giardino, a Cusignana di Giavera del Montello, con il nipote per raccogliere delle piante di fagiolo quando è stato punto da un insetto. Il tempo di rendersi conto della bruciatura che è stramazzato fra le braccia del nipote, morendo a distanza di pochi minuti.
Il nipote si è reso conto subito che qualcosa non andava: lo zio ha iniziato subito ad accusare vertigini e un forte senso di malessere. Nonostante l’uomo fosse abituato a lavorare nei campi e non soffrisse di particolari patologie, la puntura questa volta è stata letale. La tragedia è stata vissuta in diretta da buona parte della famiglia. La cognata, Bertilla Pozzobon, ricorda così quei drammatici istanti. «L’abbiamo sentito dire: “mi ha beccato qualcosa, mi brucia”. È sbiancato, è riuscito ad aggiungere qualche parola. Poi: “son storno”. E lì si è accasciato». Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, il destino del pensionato si era già compiuto: Rino Favaro è stato vittima di uno choc anafilattico fulminante.
Un altro episodio, meno grave, risale a ieri quando un uomo di 89 anni si è sentito male dopo la puntura di un’ape. Niente a che vedere con il dramma che si è consumato a Cusignana, ma quanto basta per far scattare un allerta sul fenomeno, valido per tutta la provincia. È evidente che il fenomeno, cioè la proliferazione degli insetti e la loro aggressività, in qualche modo sia collegato con le alte temperature dei giorni scorsi e con la scarsità di piogge. E lo dimostrano anche altri casi, meno conclamati, di persone che si sono dovute rivolgere alle cure mediche per alleviare i sintomi, più o meno gravi, di dolorose punture. Il radicale cambiamento meteo del recente periodo, con il ritorno a temperature più accettabili e con precipitazioni piovose che hanno colpito un po’ ovunque, dovrebbe facilitare il ritorno alla normalità. Anche se dietro l’angolo c’è un ultimo sussulto estivo che potrebbe riproporre il problema
Gazettino – 4 settembre 2012