Bufera sull’articolo 14 del decreto Balduzzi che interessa l’Onaosi. Se da un lato i vertici della Fondazione ringraziano il Governo per la nuova norma, l’Italia dei valori, con una interrogazione parlamentare, attacca pesantemente l’operato dell’esecutivo e si appella al Parlamento perché l’articolo di legge venga modificato. «Da anni l’Onaosi è una fondazione in odore di scioglimento come ente inutile – denuncia il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Finanze del Senato, Elio Lannutti -. Nonostante questo continua a imporre odiosi balzelli a centinaia di migliaia di medici, farmacisti, veterinari e odontoiatri, sia pure in presenza di una sentenza della Corte Costituzionale del 2007 che impone la restituzione dei contributi».
«Il governo, nel decreto sanità, all’articolo 15 – continua – invece di sciogliere l’Onaosi e imporre la restituzione di 450 milioni indebitamente versati, annulla di fatto la sentenza della Consulta e impone a medici, farmacisti, veterinari e odontoiatri non solo di rinunciare alla restituzione dei contributi versati ma anche di continuare a pagare».
Di tutt’altro tenore, come si diceva, il comunicato della Fondazione che ringrazia il Governo e in particolare il ministro Balduzzi per la previsione introdotta nel decreto sanità «che colma – scrive – il vuoto legislativo creato dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 190/2007. Finalmente viene risolto il contenzioso che da quel vuoto è nato. L’Onaosi potrà ora dedicarsi con serenità e rinnovato slancio ai propri compiti di assistenza in favore di medici, veterinari e farmacisti. E auspica che una analoga sensibilità sia dimostrata dal Parlamento nell’itinerario di conversione in Legge del decreto»
«E’ inaccettabile – dichiara invece Lannutti – che con questi sotterfugi si riesca a togliere denaro che è delle categorie interessate, non di un ente che doveva essere sciolto ed è tenuto in vita dalle alchimie del Governo. La crisi ha portato a una recessione enorme e a una grave perdita del potere d’acquisto. Ora arriva il ministro Balduzzi che, d’accordo con alcuni capibastone, sfila una sorta di pizzo ai medici, ai farmacisti, ai veterinari e agli odontoiatri, chiedendo loro soldi, addirittura tramite ingiunzioni di pagamento, con le cartelle di Equitalia».
Cosa dice l’articolo 14 del decreto Balduzzi
Onaosi (art. 14)
Per il periodo 1 gennaio 2003-21 giugno 2007 la misura del contributo obbligatorio alla Fondazione Onaosi è determinata forfettariamente per ogni contribuente in 12 euro mensili per gli ultimi 5 mesi del 2003 e per il 2004, in 10 euro mensili per gli anni 2005 e 2006, nonché in 11 per il 2007. Per il periodo 1 gennaio 2003 – 1 gennaio 2007 il contributo a carico dei nuovi obbligati è stabilita forfettariamente con gli stessi importi. Le somme versate alla Fondazione Onaosi per il periodo 1 gennaio 2003 – 21 giugno 2007 sono trattenute dalla Fondazione a titolo di acconto dei contributi da versare. La Fondazione stabilisce la procedura, le modalità e le scadenze per l’eventuale conguaglio o rimborso. Dall’entrata in vigore del decreto è estinta ogni azione o processo relativo alla determinazione, pagamento, riscossione o ripetizione dei contributi. L’Onaosi è comunque autorizzato a non avviare le procedure per la riscossione coattiva per crediti di importo inferiore a 600 euro Per gli anni successivi al 2007 è confermato, per la determinazione dei contributi dovuti all’Onaosi, quanto disposto dal decreto legge 1 ottobre 2007, n.159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n.222.
17 settembre 2012 – riproduzione riservata