E’ risultato di due studi dell’Università del Michigan, di cui riferisce il sito Science Daily
L’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai, i temporali intensi e improvvisi e le ondate di calore, così come altri fenomeni legati ai cambiamenti climatici, potrebbero aumentare i rischi di trasmissione dell’influenza aviaria tra i volatili: è quanto emerge da due ricerche dell’Università del Michigan, di cui riferisce il sito Science Daily. “Non vogliamo però dire che i nostri studi indicano necessariamente un aumento del rischio per la salute della popolazione mondiale”, ha comunque specificato l’ecologista Pejman Rohani, uno degli esperti che si è occupato del caso. Dal 2003, più di 600 casi umani di influenza aviaria sono stati registrati dalle autorità di tutto il mondo: Almeno 300 sono state le vittime provocate dal virus H5N1, responsabile della malattia.
TM News – 1 settembre 2012