Il numero complessivo di casi di febbre di Dengue e’ pari a circa 390 milioni, il triplo rispetto alla stima fornita dall’Organizzazione mondiale della sanita’ di 50-100 milioni di casi l’anno.
E’ la valutazione scaturita da uno studio ad hoc condotto dall’universita’ di Oxford, che compare sulla rivista ‘Nature’ e precisa che circa 300 milioni di questi casi sono infezioni lievi o asintomatiche, attualmente non prese in considerazione dai sistemi pubblici di sorveglianza sanitaria.
Anche se l’espansione storica della febbre di Dengue, infezione virale trasmessa dalle zanzare, e’ ben documentata – evidenziano gli autori – la sua attuale distribuzione globale e’ poco conosciuta. Per ottenere un quadro aggiornato dell’incidenza, Simon Hay e i suoi colleghi hanno compilato un database di 8.309 episodi di Dengue registrati in tutto il mondo e utilizzato un sistema formale per mappare la distribuzione globale dell’infezione.
La stima ottenuta parla di 390 milioni di casi, di cui 96 milioni gravi nel 2010, il 70% dei quali in Asia, il 34% in India e il 14% nelle Americhe (Brasile e Messico in particolare). Gli autori riportano inoltre che l’incidenza della Dengue in Africa e’ simile a quella delle Americhe, con un peso significativamente maggiore rispetto alle stime precedenti: nel continente africano, dunque, la diffusione della Dengue sarebbe nascosta da malattie con sintomi simili e dalla sottodiagnosi. Ma cio’ che le autorita’ sanitarie devono considerare sono anche le centinaia di milioni di casi lievi che non vengono conteggiate.
Adnkronos Salute – 8 aprile 2013