Elisa Fais, Il Mattino di Padova. L’Usl 6 Euganea cambia volto con la riorganizzazione dei dipartimenti e delle unità operative. Da febbraio vengono eliminati 124 incarichi dirigenziali su base provinciale, legati ancora alle ex Usi 15,16 e 17. L’atto aziendale, che dà forma alla nuova Usl unica, è stato approvato nei giorni scorsi dal direttore generale Domenico Scibetta. Il documento ridefinisce l’assetto dei servizi socio-sanitari: dal sistema di funzionamento all’articolazione gerarchica e funzionale, in particolare nelle aree tecnico-amministrative, nel territorio e nella prevenzione. Una trasformazione che arriva al secondo anno di vita dell’Usl Euganea, già prevista dalla maxi-riforma della sanità veneta, sancita dalla nascita dell’Azienda Zero e dal contemporaneo accorpamento delle Usl. L’obiettivo è razionalizzare le risorse evitando “doppioni”, sfoltendo l’organigramma apicale.
Sono coinvolte tutte le strutture sanitarie di Padova e provincia, dai distretti agli ospedali. Da una parte le aziende sanitarie vengono sgravate da ogni attività extra medica: gestione finanziaria, gare d’appalto, personale, forniture, formazione, logistica e contenziosi sono demandati all’Azienda Zero. Dall’altra c’è un riordino delle strutture dirigenziali. Con l’atto aziendale vengono attivati 102 nuovi incarichi dirigenziali, altri 22 restano provvisori.
I maxi dipartimenti. La riorganizzazione prevede la nascita di 19 aree dipartimentali, che rappresentano l’ossatura dell’Usl. Qualche esempio: il Dipartimento interaziendale di Medicina trasfusionale, nelle mani della dottoressa Giustina De Silvestre; il Dipartimento di prevenzione, gestito dalla dottoressa Ivana Simoncello; il Dipartimento funzionale transmurale matemo-infantile del dottor Roberto Rulli; il Dipartimento di salute mentale, affidato al dottor Leonardo Meneghetti; il Dipartimento funzionale amministrativo unico al dottor Tullio Zampieri.
Servizi territoriali. L’area più colpita dalla sforbiciata di poltrone è quella dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali in staff alla direzione strategica. All’ex Usl 15 vengono disattivati 14 incarichi, all’ex Usl 16 26 e all’ex Usl 17 11, per un totale di 51. Vengono attivati 31 incarichi a capo dell’Usl 6, più 2 provvisori. Solo per citarne alcune, vengono disattivate le unità: Dipendenze, Diabetologia, Cure primarie, Malattie infettive e non infettive, Medicina del lavoro, Riabilitazione cardiologica. Addio ai Distretti 1,2 e 3 che vengono ridisegnati in Padova Bacchiglione, Padova Terme Colli, Padova Piovose, Alta padovana e Padova Sud.
Servizi tecnico-amministrativi. Nel settore dei servizi professionali e tecnico amministrativi lasciano l’incarico 15 dirigenti dell’ex Usl 15, 21 dirigenti dell’ex Usl 16 e 9 dell’ex Usl 17. Nominati 33 nuovi responsabili, più 7 in via provvisoria.
Dipartimento Prevenzione. Tagliati 28 incarichi: 8 all’Usl 15, 12 all’Usl 16 e 8 all’Usl 17. Le nuove nomine sono 19, più 8 provvisorie.
Area ospedaliera. Conferiti in via provvisoria alcuni incarichi, in considerazione della nuova articolazione dei dipartimenti e della necessità di garantire l’operatività delle strutture. L’unità Coordinamento trapianti è stata affidata al dottor Giulio Carturan. A Piove di Sacco, l’unità Dialisi va al dottor Giuseppe Mennella, Geriatria va alla dottoressa Nicoletta Sacchetto, Neurologia al dottor Edoardo Mampreso e Lungodegenza a Paolo Boscolo.
Il Mattino di Padova – 6 febbraio 2018