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Dl Sanità. Cgil Medici: colpita professionalità medici, regalo cattiva politica

«Il nuovo Dl Sanità è un pugno nello stomaco per i medici pubblici, colpiti nella loro professionalità, e un regalo alla cattiva politica», con queste parole Massimo Cozza, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil Medici, commenta le modifiche apportate al testo del Dl Sanità.

«Nei concorsi per primario, il terzo in graduatoria potrà vincere al posto del più bravo su decisione del direttore generale nominato dalla politica. Un avvocato o un ingegnere potrà decidere chi è il neurochirurgo più bravo. Il medico valutato positivamente – continua Cozza – potrà essere comunque degradato a un incarico di livello inferiore. Il contrario della tanto decantata meritocrazia».

«Insieme a quella del merito professionale si è ammainata anche la bandiera della tracciabilità dell’intramoenia. Per le prenotazioni, l’impegno orario, i pazienti visitati e i pagamenti basterà una comunicazione ‘in voce’ al posto del collegamento telematico. Già ritenevamo sbagliata la sanatoria sugli studi privati dei medici pubblici, ma così salta anche la trasparenza. Mentre il medico sarà anche obbligato ad assicurarsi per la responsabilità civile, è invece saltata la copertura assicurativa obbligatoria per le strutture. Un paradosso – aggiunge il sindacalista – ma soprattutto un danno, tanto per i medici quanto per i cittadini». «Saremo in piazza il 27 ottobre a Roma – conclude il Segretario Nazionale della Fp-Cgil Medici – per il diritto alla cura e per il diritto a curare».

Panorama sanità – 19 ottobre 2012

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