«L’Asl 13 insiste su un bacino di circa 275 mila abitanti, perfettamente dimensionato anche rispetto ai criteri introdotti dal nuovo Piano Socio-Sanitario della Regione Veneto, che ne giustificano ampiamente il suo mantenimento». A sostenerlo è Gabriele Scaramuzza, responsabile Sanità del Pd di Venezia, che ribadisce le posizioni del partito sulla salvaguardia dell’Asl 13 e degli ospedali di Dolo e Mirano.
«In tempi di spending review l’Asl 13 può essere presa ad esempio» prosegue Scaramuzza, «ultima per finanziamento della quota pro-capite da parte della Regione, si colloca ai primi posti per adeguatezza e appropriatezza di cure anche nelle alte specialità, come certificato da indagini di livello nazionale. Inoltre rientra già negli obiettivi fissati in termini di dotazioni di posti letto». Vengono poi lanciate delle proposte e dei suggerimenti alla Regione Veneto. «La vera azione da intraprendere per la Regione è riequilibrare una volta per tutte i livelli dei trasferimenti pro-capite dell’Asl 13, allineandoli alle media regionale, sia per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera che la non autosufficienza». Un pensiero va agli ospedali di Dolo e Mirano. «I due poli ospedalieri» conclude Scaramuzza «sono le due leve di un ospedale di rete in grado sia di coordinarsi e integrarsi, sia di assicurare in ciascun presidio le dotazioni e specialità che garantiscono piena funzionalità».
La Nuova Venezia – 14 luglio 2012