Il governo conferma l’intenzione di voler chiudere la partita “esodati”: il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sta infatti studiando un intervento normativo per “salvaguardare” altre 20mila-30mila persone (dopo le misure già varate, in passato, per tutelare, nell’ordine 65mila, 55mila, e 10.130 unità).
Con questa nuova disposizione, di cui si stanno ancora studiando i costi, si aiuterebbero gli ultimi gruppi in sofferenza (soprattutto chi è stato licenziato con accordi individuali e chi aveva iniziato la contribuzione volontaria). Diverso invece è il caso di chi ha perso il lavoro e non ha maturato il diritto alla pensione secondo le nuove regole. Questi soggetti, per Giovannini, non possono essere considerati “esodati” ma disoccupati. E con scarse prospettive di riempiego. Per loro, ha spiegato il ministro in un’intervista a «Ilsussidiario.net», che anticipa i contenuti del suo intervento oggi al meeting di Rimini, ci saranno «soluzioni alternative». Già nel decreto occupazione, che domani dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è previsto un bonus Aspi (al 50%) per le aziende che stabilizzano disoccupati (a prescindere dall’età), ci sono poi gli incentivi per gli over50 previsti dalla legge Fornero e altre misure come la riqualificazione professionale e l’autoimprenditorialità.
Al ministero del Lavoro si stanno studiando anche possibili interventi sulle “pensioni d’oro” (dopo lo stop della Consulta al contributo di solidarietà) in un’ottica di perequazione e giustizia sociale, anche attraverso un fondo alimentato pure da un contributo a carico delle prestazioni più elevate per alzare gli assegni più bassi (come proposto sul Sole 24 Ore dall’ex premier, Giuliano Amato). «È una cosa saggia vagliare tutte le soluzioni per il riequilibrio tra pensioni alte e basse», sottolinea a «Radio 24» il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua: «Ma se va fatto qualcosa, deve restare all’interno del sistema pensionistico e in
I soggetti delle tre operazioni di tutela degli esodati
Tipologia di salvaguardati Totale prima platea di cui: – Lavoratori in mobilità ordinaria – Lavoratori in mobilità lunga – Titolari di prestazione straordinaria – Prosecutori volontari – Lavoratori pubblici esonerati dal servizio – Lavoratori in congedo per assistere figli disabili gravi – Lavoratori cessati in base ad accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo TOTALE GENERALE Platea prevista 65.000
Il Sole 24 Ore – 21 agosto 2013