Dodici indagati per l’inchiesta della procura di Ravenna. L’accusa è di frode in commercio e truffa
Sono una dozzina le persone indagate dalla procura di Ravenna nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di finanza che ha portato al maxi sequestro di falsa soia biologica. L’accusa nei loro confronti, secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari, è di frode in commercio e truffa. I sequestri, compiuti in tutta Italia, si sono concentrati in particolare presso grossisti di Veneto e Lombardia. L’inchiesta è ancora in corso e il numero degli indagati per il traffico dall’Est Europa, e in particolare dalla Romania, di soia contaminata potrebbe aumentare ancora.
(Ansa) 14 giugno 2012