Per Coldiretti il riferimento per le quotazioni deve essere la Commissione Unica Nazionale. Il crollo dei prezzi della carne di coniglio conferma il giustificato allarme di Coldiretti. L’associazione agricola aveva già denunciato le distorsioni della filiera che hanno portato ad un ribasso dei prezzi pari al 5% a carico degli allevatori.
Il protocollo voluto con l’attivazione della CUN, Commissione Unica Nazionale dei conigli vivi, che riuniva allo stesso tavolo tutti i rappresentanti dai produttori ai trasformatori fino alla distribuzione, è stato completamente ignorato, visto che la Gdo ha caricato proprio del 5% in più il valore al dettaglio rispetto al 2013.
Una situazione oramai fuori dal tempo – spiega Coldiretti – dove i più potenti sono disposti a tutto anche a percorrere una strada che non porterà a nulla se non a far scomparire il coniglio dagli scaffali, dalle macellerie, oltre che ovviamente dagli allevamenti in Veneto. Il comparto regionale sviluppa un fatturato di 400 milioni di euro ovvero la metà dell’indotto nazionale. Un settore competitivo con consumi stabili che in Italia da lavoro a 10 mila persone (di cui 5 mila nella nostra regione). Dunque ci sono tutti i presupposti per perseguire quanto era già stato concordato nel Piano Nazionale: quotazione dei prezzi alla CUN e completa tracciabilità del sistema.
“A quanto pare però il futuro della cunicoltura non interessa a nessuno se non ai “soliti” agricoltori – insiste Coldiretti interpretando le logiche di profitto condotte dalla grande distribuzione interessata ai facili margini di guadagno, dall’industria impegnata a crearsi un tesoretto per una dorata buonuscita senza dimenticare i “faccendieri” che puntano a crearsi rendite di posizione extra agricole.
“Tutti a modo loro hanno sostanzialmente rinnegato e offuscato la trasparenza della CUN – conclude Coldiretti- minandone il funzionamento. Il sospetto è che costoro, alla successiva quotazione in Borsa di Verona, potranno godere di un infallibile rapporto di forza rispetto a quanto accade in maniera equilibrata e paritetica in sede di commissione unica”. Coldiretti dice basta alle speculazioni in Borsa di Verona e chiede che la CUN sia l’unico riferimento per il mercato.
25 aprile 2014