Close Menu
Sivemp VenetoSivemp Veneto
    Facebook X (Twitter) RSS
    Facebook X (Twitter) RSS
    Sivemp VenetoSivemp Veneto
    ISCRIVITI
    • Home
    • Chi siamo
    • Iscriviti
    • Diventa sostenitore
    • Archivio Notizie
      • Attività Sindacale
        • Dalla convenzionata
        • Segreteria regionale
      • Formazione
        • Eventi E.C.M SIMEVEP
        • Appuntamenti
      • Novità normative
        • Contratto
        • Dal Ministero
        • Dalle ULSS
        • Dall’Europa
        • Dalla Regione
        • Sentenze
      • Temi
        • Lavoro
        • Professione
        • Previdenza
        • Politiche sanitarie
        • Sicurezza alimentare
        • Sanità animale
        • Anagrafe degli animali
        • Malattie trasmissibili
        • Allevamenti
        • Benessere Animale
        • Biosicurezza
        • Farmaci veterinari
        • Contaminanti e residui
        • Mangimi e sottoprodotti
        • Igiene urbana
      • Dicono di noi
      • La nostra vetrina
    • Contatti
    Sivemp VenetoSivemp Veneto
    Home»Notizie ed Approfondimenti»Notizie»Fisco regionale e costi standard: ora si riapre la partita con i governatori
    Notizie

    Fisco regionale e costi standard: ora si riapre la partita con i governatori

    pecore-elettricheInserito da pecore-elettriche2 Febbraio 2011Nessun commento3 Minuti di lettura
    Facebook Twitter LinkedIn Telegram Pinterest Tumblr Reddit WhatsApp Email
    Condividi
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    «catiuscia-mariniLa deadline per il parere è tra quaranta giorni, venerdì 11 marzo, salvo (non improbabili) rinvii in corso d’opera. Dopo il fisco municipale, in parlamento nella bicameralina sarà prestissimo il momento del fisco regionale e dei costi standard di Asl e ospedali, secondo un calendario che potrebbe essere fissato già a fine settimana dopo il voto (e a seconda del voto) sul fisco comunale». Così il Sole 24 Ore di oggi. «E dopo i sindaci, anche i governatori affilano le armi. Perché la partita sul federalismo fiscale che li riguarda – e che anzitutto riguarda i contribuenti – non è di sicuro meno esplosiva di quella dei comuni. Con la grande incognita dei conti della spesa sanitaria, che arriva anche a occupare oltre l’80% dei bilanci regionali.

    Il confronto tra governo e regioni su fisco regionale e costi standard sanitari è andato avanti a lungo e l’intesa finale è stata raggiunta solo il 16 dicembre. Con la promessa dell’Economia di mettere sul piatto corposi ritocchi ai tagli 2011 della manovra estiva; promessa che adesso le regioni attendono di vedere formalizzate già col decreto milleproroghe.

    Anche il testo del decreto sul fisco regionale non mancherà di far salire le polemiche e le tensioni politiche. Sugli scudi ci sono senz’altro i governatori del sud, che proprio in queste ore stanno facendo asse sul riparto dei fondi sanitari per il 2011, capitolo legato a doppia mandata col federalismo fiscale. Ma le novità del provvedimento sono numerose e di fortissimo impatto per i contribuenti. Dalla compartecipazione regionale all’Iva, all’addizionale Irpef che potrà salire fino al 3%, passando per la possibilità teorica di azzerare l’Irap. Per le regioni arriva poi la possibilità di staccare gli eventuali dividendi dei proventi dalla lotta all’evasione fiscale, nella quale dovranno avere un ruolo attivo, anche nella definizione degli obiettivi annuali di politica fiscale del governo.

    Novità in arrivo sul versante fiscale anche per quanto riguarda il rapporto con le province: nelle regioni a statuto ordinario avranno dal 2012 la compartecipazione all’Irpef, non più all’accisa sulla benzina. E novità per costi standard e benchmark sanitari, che scatteranno nel 2013 sulla base dei bilanci 2011, ma escluderanno regioni e province a statuto speciale che li negozieranno nel rispetto dei propri statuti. Nel benchmark delle migliori ci dovrà essere una regione del nord, una del centro e una del sud Italia. Ma salta la garanzia di considerare nel riparto dei fondi le specificità socio-epidemiologiche territoriali, che il sud invoca.

    Dettagli non certo insignificanti. Su cui intanto, almeno per quanto riguarda asl e ospedali, il parlamento ha cominciato a discutere nella commissione sanità del Senato, dove ieri il governatore dell’Umbria, Catiuscia Marini (Pd) – nella foto – in una audizione ha indicato le prime richieste delle regioni: benchmark tra regioni che rappresentino nell’insieme almeno 1/3 della popolazione, criteri di riparto non solo legati all’età della popolazione ma anche a fattori epidemiologici e socio-economici, immediata revisione dei Lea (livelli essenziali di assistenza). “Quelli attuali sono del 2001: è inammissibile – ha detto la Marini – partire nel 2013 con livelli di assistenza di dodici anni fa”.»

    Ilsole24ore.com – 2 febbraio 2011

     

    Post Views: 215
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Telegram Email
    SeguenteVeneto. In arrivo nuove regole per polizze assicurative Asl
    Precedente «La tutela dei diritti dei convenzionati è un dovere del sindacato»
    pecore-elettriche

    Potrebbe interessarti anche

    Residui di farmaci veterinari negli alimenti: la non conformità rimane bassa nel 2023

    5 Marzo 2025

    Aviaria ad alta patogenicità, il Ministero istituisce la zona di attenzione fino al 15 marzo

    5 Marzo 2025

    Antibiotici, in Italia aumentano consumi e uso improprio. Il report Aifa

    5 Marzo 2025
    Scrivi un commento
    Leave A Reply Cancel Reply

    This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

    Residui di farmaci veterinari negli alimenti: la non conformità rimane bassa nel 2023

    5 Marzo 2025

    Fuga medici all’estero. “In Italia non solo stipendi più bassi, ma anche pressione fiscale eccessiva”

    5 Marzo 2025

    Aviaria ad alta patogenicità, il Ministero istituisce la zona di attenzione fino al 15 marzo

    5 Marzo 2025

    Antibiotici, in Italia aumentano consumi e uso improprio. Il report Aifa

    5 Marzo 2025

    Blue Tongue: come si stanno muovendo Toscana e Sardegna

    5 Marzo 2025

    Il SIVeMP (Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica) propone per i propri iscritti: la tutela sindacale sul piano morale, formativo, professionale, giuridico ed economico; la promozione e l’aggiornamento scientifico, tecnico, organizzativo e gestionale; la consulenza in materia di tutela assistenziale, previdenziale e pensionistica integrativa.

    Chi Siamo
    • Home
    • Chi siamo
    • Iscriviti
    • Diventa sostenitore
    • Archivio Notizie
    • Contatti
    Contatti
    • segreteria@sivempveneto.it
    • certificata@pec.sivempveneto.it
    • Via Giacomo Matteotti, 7 - 31045 Motta di Livenza (TV)
    Facebook
    X (Twitter)
    RSS
    © 2025 Sivemp Veneto - CF 97611610581
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy

    Digita sopra e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare.