Il ministro: il disegno di legge è un buon equilibrio tra esigenze spesso contrapposte delle parti. Lunedì ha aperto all’ipotesi del “tagliando” alla riforma in tempi successivi
Riforma lavoro, “work in progress”, direbbero gli anglosassoni. Sulla riforma del lavoro «non c’è dogmatismo», bisogna «essere disposti a monitorarla, a vedere se gli effetti si discostano dagli obiettivi posti e se così dovesse succedere bisogna avere la disponibilità eventualmente a cambiare qualcosa». Lo spiega il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso di un collegamento telefonico a un convegno sul lavoro organizzato dalla Fondazione Craxi.Lunedì scorso la responsabile del Welfare ha aperto all’ipotesi del “tagliando” alla riforma in tempi successivi se qualche norma non dovesse andare. Intanto c’è attesa per le parole che Fornero pronuncerà nel pomeriggio al Senato (mercoledì alla Camera) sugli esodati. Oggi il ministro incontrerà i capigruppo di maggioranza a Montecitorio.
Atteggiamento il più possibile pragmatico
La riforma, ricorda la responsabile del Welfare, è una «norma complessa» quindi «dobbiamo fare nostro un atteggiamento pragmatico, che il controllo in itinere, in applicazione, delle riforme». È questo, conclude Fornero, «il metodo che dobbiamo usare».
Angeletti (Uil): è un modo per dire votate e state zitti
È scettico sulle aperture del ministro il segretario della Uil, Luigi Angeletti: «è un modo per dire votate e state zitti», afferma a margine di un evento ItalUil. «Mi sembra tanto – continua – un modo di uscire dall’angolo promettendo che il testo si modificherà. Sono sette mesi che parliamo di riforma del lavoro».
ilsole24ore.com – 19 giugno 2012