BORSA – Giornata negativa per le piazze finanziarie europee in attesa di conoscere l’esito dell’asta della Francia, chiamata oggi a collocare titoli di stato per 8 miliardi di euro. Milano e Madrid sono i listini peggiori, con ribassi ben superiori all’1%. Sulle Borse, che già mercoledì avevano chiuso in calo, continuano dunque a pesare i timori per la situazione del debito nell’Eurozona. I mercati intanto attendono l’asta di titoli di stato francesi da 8 miliardi. I timori per il debito Ue sono stati alimentati anche dalle affermazioni del premier greco, Lucas Papademos, che a sindacati e industriali ha detto mercoledì che senza nuove misure di austerity e un nuovo accordo con Fmi e Ue il Paese è destinato a fallire già a marzo. In questo contesto soffrono le banche (l’indice Dj Stoxx di settore è il peggiore in Europa, con un calo dell’1,6%), dove affonda ancora una volta Unicredit (-7,89%), seguita da Società Generale (+4,5%) e Commerzbank (-3,8%). A Piazza Affari male anche Fonsai. Dopo il rally dei giorni scorsi la speculazione cambia direzione e gli investitori cedono a mani basse il titolo che, dopo un avvio positivo, è ora in asta di volatilità con un ribasso teorico del 7,77% a 0,73 euro. Stessa sorte per la controllante Premafin sospesa mentre segna un calo del 21,9% a 0,31 euro.
SPREAD – Pressione in deciso aumento sui titoli di Stato dell’area euro: lo spread sui Btp italiani decennali è salito oltre i 510 punti base sui massimi da inizio anno, i Bonos spagnoli viaggiano oltre 360. Il premio di rendimento sui titoli portoghesi è a 1.142, la Grecia viaggia oltre 3.300 mentre Francia e Belgio si attestano rispettivamente a 144 e 258 centesimi.
corriere.it – 5 gennaio 2012