Nel corso di uno studio che ha esaminato la prevalenza e le caratteristiche della Salmonella negli uccelli selvatici, i ricercatori hanno individuato molte similitudini con le caratteristiche monitorate nell’Unione europea per le malattie alimentari associate al pollame.
Alina Wieliczko e i colleghi dell’Università di Scienze ambientali di Wroclaw hanno concluso che alcune specie aviarie selvatiche sono dei veri e propri serbatoi per i sierotipi della Salmonella, in particolare la Salmonella ser. Typhimurium.
Nel loro documento pubblicato nel BMC Veterinary Research, spiegano che le specie di Salmonella sono diffuse nell’ambiente, e si trovano nei bovini, nei suini e nei volatili, compreso il pollame e gli uccelli selvatici. In questo studio, hanno esaminato la presenza di Salmonella in diverse specie di uccelli selvatici in Polonia, concentrandosi su cinque sierotipi di Salmonella, che sono anche monitorati nel pollame da parte dell’Unione Europea: Salmonella Enteritidis, Typhimurium, Infantis, Virchow e Hadar.
Gli scienziati hanno caratterizzato le variazioni di questi sierotipi e hanno classificato gli isolati per specie e sottospecie di Salmonella con valutazione PCR (Polymerase Chain Reaction- reazione a catena della polimerasi). È stata inoltre determinata la prevalenza dei geni di virulenza selezionati. Tra il settembre 2011 e agosto 2013 iricercatori hanno raccolto, in Polonia, 64 isolati di Salmonella da un totale di 1.000 campioni provenienti da 40 specie di uccelli selvatici.
Il maggior numero di isolati sono stati raccolti nel ucherino eurasiatico e nel verdone, con il 33% di campioni positivi per ciascuno. I ceppi raccolti appartenevano a una delle tre sottospecie di Salmonella: enterica (81%), salamae (17%) o houtenae (1,6%). Diciotto ceppi appartenevano alla Salmonella Typhimurium (28%), e uno a ciascuno dei sierotipi Infantis, Virchow e Hadar.
Wieliczko e colleghi hanno anche scoperto che i ceppi di Salmonella ser Typhimurium variavano tra le stesse specie ospite, ma una certa somiglianza è stata osservata tra i ceppi isolati, per esempio, dallo stesso ambiente, lo stesso uccello o lo stesso lago.
Fonte The Poultry Site (Unaitalia) – 5 febbraio 2015