Il cane è aggressivo? La padrona torna in aula per imparare a educarlo. E’ la curiosa vicenda che si è verificata a Piove di Sacco, dove una donna di 33 anni dovrà seguire un corso per imparare a gestire il proprio cane, reo di aver morso una vicina di casa.
«In situazioni come questa – spiega il sindaco di Piove, Davide Giannella – il dirigente della polizia locale emette un’ordinanza per gestire l’animale sulla base delle indicazioni del servizio veterinario dell’Usl. Nel caso specifico, l’Usl ha iscritto il cane nell’apposito registro dei «cani mordaci», e ha consigliato un corso che permetterà alla donna di capire come educare il proprio animale e contenerne l’aggressività».
I fatti risalgono al maggio scorso, quando il cane «incriminato», un Boxer che non aveva mai dato particolari problemi, ha aggredito una vicina di casa della padrona con un morso. La donna si è rivolta così al pronto soccorso per farsi medicare. Quando, però, ha raccontato i fatti ai medici, è scattata la segnalazione al Servizio veterinario dell’Usl 16. I veterinari hanno così controllato il cane, e dopo una visita accurata hanno fatto presente che la padrona non aveva le competenze necessarie per gestire un animale del genere.
La 33enne dovrà quindi seguire almeno 14 ore di lezione durante le quali riceverà nozioni di etologia canina e benessere degli animali, e che le permetteranno non solo di imparare a comunicare meglio con il cucciolo di casa, ma anche a prevenirne l’aggressività, per impedire che l’animale non sia più pericoloso per i vicini ma anche per i padroni. Un percorso al termine del quale la donna riceverà un «patentino» che dovrà poi esibire ai veterinari dell’Usl, ma anche al sindaco di Piove di Sacco, autorità sanitaria del paese. «A Piove di Sacco, almeno da quando sono sindaco io – continua Giannella – si tratta del primo episodio simile. In ogni caso non è stato fatto altro che applicare la legge che ha creato la lista dei “cani mordaci”». L’ordinanza del ministero della Salute che obbliga le Usl a redigere un elenco di cani pericolosi risale al 2009, e sostituisce la precedente lista delle razze pericolose, un elenco di 17 razze aggressive che obbligava i padroni a stipulare una sorta di assicurazione civile per i danni che i cani avrebbero potuto provocare. Con l’elenco dei «cani mordaci», invece, l’Usl valuta caso per caso, analizzando comportamento e stato di salute del singolo animale.
Angela Tisbe Ciociola – Il Corriere del Veneto – 10 gennaio 2015