In Italia ormai il kebab è un must gastronomico molto apprezzato, specie tra i più giovani. Eppure, non si sanno forse di quali in gradienti si compone questa ricercata pietanza da street food.
In Inghilterra hanno diramato gli esiti di uno studio biologico sul kebab e i risultati non sono proprio stimolanti per gli aficionados. Polmoni, cuore, lingua, occhi, ossa, scarti di macelleria e una quantità enorme di grasso animale.
Più del 50% dei kebab contiene carne diversa da pollo o vitello: ma la maggioranza dei kebab sono un miscuglio di carni diverse, tra cui pecora, maiale, tacchino, pollo. Il dato allarmante è che nel 9% dei casi, gli scienziati non sono riusciti ad individuare con chiarezza la natura della carne utilizzata nel processo di triturazione.
Un kebab, inoltre, contiene tra il 98% e il 277% della quantità giornaliera di sale accettabile: oltre questa soglia la salute di un essere umano è a rischio.
All’interno di un singolo kebab ci sono tra le 1.000 e le 1.990 calorie(senza considerare le verdure e le salse), senza considerare che ogni kebab contiene tra il 148% ed il 346% della quantità di grassi saturi assimilabili giornalmente da un essere umano.
In quasi tutti i kebab analizzati durante lo studio, si sono riscontrati batteri tipo l’Escherichia Coli (un battere che espelliamo con le feci, ndr) e lo Staphylococcus Aureus
di Felice Massimo de Falco – julienews – 11 giugno 2013