La riforma dell’Isee arriverà sul tavolo della Conferenza Unificata. A renderlo noto sono le Regioni, che in un comunicato ricordano la battuta d’arresto assestata dalla Corte Costituzionale il 19 dicembre scorso, quando la Consulta chiarì come il Governo non possa definire il nuovo indicatore della situazione economica equivalente senza l’accordo con le Regioni.
Sul provvedimento, messo a punto dallo staff della sottosegretaria al Welfare Maria Cecilia Guerra, è già stato acquisito il parere della Sezione normativa del Consiglio di Stato. Come ricordano le stesse Regioni, la Corte Costituzionale con la sentenza n.297/2012 , accogliendo parzialmente un ricorso presentato dalla Regione Veneto, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del primo e secondo periodo dell’unico comma dell’art. 5 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, nella parte in cui non prevedono che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ivi menzionato sia emanato «d’intesa con la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281».
Sul tema era intervenuto anche il Governo, che il 30 dicembre scorso nell’ambito delle “Precisazioni in merito all’attuazione delle riforme” aveva annunciato di star valutando «come intervenire» sul punto individuato dalla Corte Costituzionale.
Sole sanità – 11 gennaio 2013