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Sindaco Malo vieta fuochi alla sagra: «Animali a rischio»

Niente tradizionale show pirotecnico per “la festa dei oto”. Nell´ordinanza si fa riferimento anche alla legge regionale che manifesta il pericolo di incendi La parrocchia: «Ci dispiace»

Malo. Fuochi d´artificio vietati alla sagra di Malo dell´8 settembre perché disturbano gli animali, tanto da metterne a rischio la salute. A bandire il tradizionale spettacolo pirotecnico della festa patronale di Santa Libera è un´ordinanza comunale. Il sindaco Antonio Antoniazzi si richiama in prima battuta alla legge regionale che vieta l´accensione di fuochi per il rischio di incendi boschivi, ma va anche segnalato che nell´elenco dei comuni a rischio, emanato dalla Regione a luglio, Malo non appariva.

Secondo quanto scritto nel documento comunale, in una condizione di “forte siccità”, ad aggravare il pericolo di roghi sarebbe la conformazione del luogo dove verrebbero posizionati e fatti esplodere i fuchi: il colle di S. Libera, che confina con un´area boschiva.

A monte del divieto però ci sono anche altri motivi. L´ordinanza cita episodi passati di disturbo e turbativa alla quiete delle persone e degli animali, proteste e lamentele giunte al comando di polizia locale, e la segnalazione del proprietario di un´azienda agricola che alleva capponi a qualche centinaio di metri dallo spazio dove si svolge la manifestazione, sotto il colle.

Allargano le braccia gli organizzatori della manifestazione, ma un po´ di delusione c´è.

«Non vogliamo far polemica ma è chiaro che ci dispiace – ammette Valerio Saccardo, tra i promotori della sagra parrocchiale -. Noi stessi, per primi, avevamo messo in dubbio lo show ma come segno di rispetto alle tante situazioni di difficoltà economica che dilagano in questi mesi. In un secondo momento, ritenendo troppo triste vivere la sagra senza fuochi, avevamo trovato la soluzione: avremmo ridotto il budget a disposizione e optato per uno spettacolo più sobrio rispetto agli altri anni».

Anche se i responsabili della festa avevano già ordinato il carico di esplosivi ad una ditta di Padova, per l´annullamento dell´ordine, che non è dipeso da loro, non è prevista nessuna penale.

Il Giornale di Vicenza – 4 settembre 2012

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