Martedì, nella Sala Iotti della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno “L‘intervento delle associazioni animaliste nelle calamità – L’assistenza agli animali e il ruolo del No profit nella prospettiva di riforma della Protezione Civile” dal quale è scaturito un appello alle istituzioni sulla necessità di inserire in modo esplicito, fra le attività di protezione civile, anche il soccorso, l’assistenza e la protezione degli animali nella legge di riforma della Protezione Civile di prossima emanazione.
L’evento organizzato da sei fra le principali Associazioni Animaliste italiane (ENPA-LAV-Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente-Lega Nazionale per la Difesa del Cane-Animalisti Italiani-OIPA) ha visto la partecipazione dell’On. Donatella Duranti (che ha inserito tale proposta nell’ordine del Giorno n.9/2607-B/4 accolto come impegno dal Governo il 7 marzo 2017 nell’Aula della Camera dei Deputati), del rappresentante del Ministero della Salute Dott. Ugo Santucci, del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Dott. Marco Leonardi e dei Servizi Veterinari Regionali delle Marche, Umbria, Sardegna, Molise, nonché di colleghi Veterinari del Piemonte, Lazio e Campania, e di Raimondo Colangeli, Vicepresidente ANMVI.
Per la SIMeVeP era presente il Dott. Antonio Tocchio….
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Il comunicato. Governo: via libera a riforma protezione civile
– chiarisce in modo più netto la differenziazione tra la linea politica e quella amministrativa e operativa ai differenti livello di governo territoriale;
– migliora la definizione della catena di comando e di controllo in emergenza in funzione delle diverse tipologie di emergenze;
– definisce le attività di pianificazione volte a individuare a livello territoriale gli ambiti ottimali che garantiscano l’effettività delle funzioni di protezione civile;
– stabilisce la possibilità di svolgere le funzioni da parte dei comuni in forma aggregata e collegata al fondo regionale di protezione civile;
– migliora la definizione delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nell’ambito del servizio di protezione civile, quale componente fondamentale;
– introduce il provvedimento della “mobilitazione nazionale”, preliminare a quello della dichiarazione dello stato d’emergenza;
– individua procedure più rapide per la definizione dello stato di emergenza, con un primo stanziamento non collegato come attualmente alla ricognizione del danno;
– finalizza il fondo regionale di protezione civile al potenziamento territoriale e al concorso alle emergenze di livello regionale;
– coordina le norme in materia di volontariato di protezione civile, anche in raccordo con le recenti norme introdotte per il Terzo settore e con riferimento alla partecipazione del volontariato alla pianificazione di protezione civile.
– la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale della protezione civile, che consente un intervento del sistema nazionale anche in fase preventiva, ove possibile;
– la dichiarazione dello stato di emergenza, con la definizione di un primo stanziamento da destinare all’avvio delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione. Tale fase si attiva al verificarsi degli eventi di livello nazionale, a seguito di una valutazione speditiva eseguita dal dipartimento della protezione civile, sulla base delle informazioni ricevute in raccordo con i territori, nelle more della ricognizione puntuale del danno (oggi il primo stanziamento avviene dopo la ricognizione del danno con allungamento dei tempi di delibera e di intervento);
– l’individuazione delle ulteriori risorse necessarie per il prosieguo delle attività, a seguito della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento;
– fondo nazionale di protezione civile per le attività di previsione e prevenzione (risorse per lo svolgimento delle attività di previsione e prevenzione dei rischi assicurate dal dipartimento della protezione civile già iscritte al bilancio);
– fondo per le emergenze nazionali (per gli eventi emergenziali nazionali);
– fondo regionale di protezione civile (fondo che contribuisce al potenziamento del sistema di protezione civile regionale e concorre agli interventi di carattere regionale)”.