Dati relativi al 2003-2009: decessi più alti dell’11% rispetto alle aspettative di morte di tutti i cittadini residenti in Puglia. L’aggiornamento del Progetto Sentieri dell’Iss sull’ilva. Il rapporto del Ministero della Salute
La mortalità nell’area di Taranto continua ad aumentare: nel periodo 2003-2009 è dell’11% superiore rispetto alle aspettative di morte di tutti i cittadini residenti in Puglia. Nel periodo precedente (1998-2002) era del 10%. Spaventoso, più nello specifico, l’aumento di tumori nelle donne: dal 24 al 100%, sempre in relazione ai due periodi indagati.
IL MINISTRO – I dati sono contenuti nell’aggiornamento del progetto “Sentieri” dell’Istituto Superiore di Sanità sui siti italiani inquinati, realizzato insieme all’Oms. Il ministro della Salute Balduzzi è in Prefettura a Taranto per presentare il dossier ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste. «La situazione a Taranto è indubbiamente complessa – ha detto Balduzzi -. Credo sia necessario uno sforzo, anche da parte della sanità pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate». L’incontro è stato convocato dallo stesso ministro per esaminare la situazione ambientale e di salute pubblica nel territorio tarantino. All’incontro non sono presenti, per protesta, i rappresentanti del comitato “Donne per Taranto”. Non c’è neppure Cataldo Ranieri, del comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” perché, secondo quanto riferito dagli ambientalisti, l’Ilva, della quale Ranieri è dipendente, non avrebbe dato il consenso all’uscita dallo stabilimento del lavoratore.
Corriere.it – 22 ottobre 2012