In Italia rispetto alla media dell’Unione Europea i prodotti alimentari e le bevande costano il 6 per cento in più mentre ristoranti e hotel sono più cari dell’8 per cento.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurostat relativi al livello dei prezzi nei Paesi dell’Unione Europea nel 2011. La ragione del fatto che il differenziale più elevato si registri per i prezzi dei prodotti alimentari e per i ristoranti va ricercata anche nelle distorsioni presenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola considerato che i prezzi alla produzione agricola sono spesso determinati a livello comunitario se non addirittura internazionale come nel caso dei cereali.Esiste peraltro una forte variabilità di prezzi dei prodotti alimentari al consumo all’interno dell’Unione con in testa la Danimarca dove costano il 36 per cento in più rispetto alla media e la Bulgaria dove costano invece il 33 per cento in meno. Guardando a livello generale, i prezzi in Italia sono superiori alla media del 3 per cento a quelli comunitari. Ad essere a più buon mercato è solo l’abbigliamento (-1 per cento) mentre costano di più apparecchi elettronici (+7 per cento), gli alcolici ed i tabacchi (+3 per cento) mentre in media perfetta sono i costi per i mezzi di trasporto.
28 giugno 2012