Dura reazione della Confederazione sindacale medici e dirigenti alla delibera 58 della Civit che sancisce l’incompatibilità alle cariche politiche per dirigenti di distretto, direttori di dipartimento e di presidio e di strutture complesse e dirigenti di strutture semplici non inserite in strutture complesse. «Le conclusioni contenute nel parere espresso dalla Civit appaiono francamente sconcertanti. E’ l’ennesimo attacco ai medici e ai dirigenti del Ssn» ha commentato subito la Cosmed. «La Civit – attacca la confederazione – interviene pesantemente, al di là del dispositivo di legge, contraddicendo il legislatore ed attribuendosi il diritto di sostituirlo in caso di suo “silenzio”, espropriando di prerogative costituzionali una consistente parte di categorie professionali dipendenti del Ssn». Il comunicato Cosmed
Secondo la Cosmed non ci sono motivazioni al parere della Civit. «Anzi – incalza la Confederazione – quando ha provato a trincerarsi dietro l’art.15 del Dlgs 502/1992 ha trasformato le parole, e i compiti, di “direzione ed organizzazione” attribuiti dalla legge in “amministrazione e gestione” che non si rinvengono nel testo legislativo citato a sostegno delle proprie tesi. E, comunque, nemmeno si è fermata di fronte al fatto che la stessa legge fa riferimento all’esercizio di tali funzioni in via esclusiva per l’applicazione della incompatibilità».
«Il colmo – continua la critica della Cosmed – viene raggiunto nella disquisizione a proposito delle strutture semplici, per le quali si decide di applicare le norme a quelle non inserite in strutture complesse, cioè dipartimentali, termine che evidentemente il redattore non conosce. Mentre per i dirigenti di strutture semplici inserite in strutture complesse, si determina una ulteriore distinzione, salvando quelli privi di una “significativa autonomia gestionale e amministrativa”. Ma per sapere cosa sia, rivolgersi, ovviamente, ancora alla Civit».
«I medici, i veterinari e i dirigenti sanitari dipendenti, e solo loro, sono rei – conclude la Cosmed – anche potenziali, a prescindere da quello che fanno, ma per quello che sono. Oggetto da sempre di leggi speciali e oggi anche espropriati di diritti costituzionali. E qualcuno ancora si stupisce se il 22 scioperano anche contro questo pre-giudizio?».
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18 luglio 2013