Risarcimento diretto da cambiare. Chiesto l’agente plurimandatario. Il costo della rc auto italiana continua a essere tra i più alti d´Europa: il prezzo medio in Italia è doppio rispetto a quello di Francia e Portogallo, +80% di quello della Germania e +70% dell´Olanda.
I risultati emergono dall´indagine sul settore fatta dall´Antitrust che, di fronte a prezzi che crescono di più e più velocemente del resto d´Europa, ha tracciato un quadro di interventi necessari, dalla riforma dell´indennizzo diretto alla revisione delle classi di merito.
Il risarcimento diretto introdotto nel 2007 non sembra aver ottenuto i risultati sperati, con pensionati, diciottenni e motociclisti tra i più tartassati. Tra 2007 e 2010, +20% l´anno per i neo-patentati, +16% l´anno per i quarantenni, +9/12% all´anno per i pensionati, +12/14% l´anno per i diciottenni con ciclomotore e +30% annuo per i quarantenni (donna o uomo) che assicurano un motociclo.
L´Antitrust propone di modificare il sistema di risarcimento diretto introducendo meccanismi che incentivino il controllo dei costi da parte delle compagnie assicurative, per recuperare efficienza e trasferirne i benefici ai consumatori. Fondamentale, inoltre, prevedere nuovi modelli contrattuali che consentano, a fronte di sconti, la riduzione dei costi tramite lo sviluppo del risarcimento in forma specifica o dietro fattura.
La mobilità da una compagnia all´altra in Italia è pari a circa il 10%, anche perché, sostiene il Garante, cambiando assicurazione il cliente è inserito in classi interne più svantaggiate rispetto a quella di provenienza. L´Antitrust chiede di sviluppare la figura dell´agente plurimandatario e di favorire strumenti on line per la comparazione.
Proposte tendenzialmente benaccette all´Ania, Associazione nazionale tra le assicurazioni, per la quale i prezzi sono più alti in Italia a causa di una frequenza dei sinistri doppia che in altri paesi, di risarcimenti più elevati (soprattutto per i danni alla persona) e di inadeguata azione di contrasto alle frodi.
Qualche sforzo è stato già fatto. Nel decreto legge sviluppo approvato a dicembre, il governo ha introdotto il «contratto base» e ha abolito il rinnovo tacito. Misure di cui, commenta il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, l´Antitrust conferma la necessità.
La denuncia e le proposte dell´Autorità non bastano però ai consumatori di Adusbef e Federconsumatori che chiedono di passare «dalle indagini alle sanzioni». Il Codacons calcola invece che di fronte al caropolizza siano ormai quasi 4 milioni le auto circolanti senza copertura assicurativa.
Il Giornale di Vicenza – 23 febbraio 2013