Le retribuzioni contrattuali orarie a dicembre restano quasi ferme rispetto a novembre, salendo solo dello 0,1%, mentre crescono dell’1,7% su base annua (dal +1,6% del mese precedente). Lo rileva l’Istat. Il dato tendenziale, il più alto dall’ottobre 2011 (terzo aumento consecutivo), nonostante la frenata dei prezzi, rimane sotto il livello d’inflazione (+2,3%), ma il divario si restringe a 0,6 punti percentuali (il gap era di 0,9 punti a novembre).
Nella serie Istat sulle retribuzioni contrattuali orarie per l’intera economia, che riporta i valori medi annui dal 1983, mai si era registrato un livello così basso. Infatti il 2012 segna un incremento inferiore anche a quello del già nero del 2011, quando l’indice era salito dell’1,8%, il minimo dal 1999. Tornando al 2012, parlando del dato più basso dal 1983, si deve tenere conto delle condizioni molto differenti che caratterizzavano gli anni Ottanta, con un’inflazione molto più alta e quando c’era ancora la lira.
ItaliaOggi – 28 gennaio 2013