E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 28 maggio il decreto del ministero della Salute del 29 gennaio, che costituisce il «Comitato di supporto strategico» degli Istituti zooprofilattici sperimentali, previsto dall’articolo 13 del dlgs 28 giugno 2012. Il Comitato, che avrà sede al Dipartimento di sanità pubblica veterinaria, supporterà gli Istituti con strategie nazionali di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare e sosterrà il ruolo degli Izs nella cooperazione scientifica con l’Efsa e con gli altri organismi internazionali. Il nuovo Comitato sarà presieduto dal Capo del Dipartimento per la sanità veterinaria e sarà composto dai direttori generali degli Istituti zooprofilattici sperimentali e dai direttori delle quattro direzioni generali che si occupano di sanità animale e farmaci veterinari, igiene e sicurezza degli alimenti, organi collegiali e programmazione sanitaria.
Alle sedute del Comitato, che saranno convocate con cadenza bimestrale, parteciperanno quattro rappresentanti delle Regioni, di cui tre scelti tra le Regioni aventi maggiore estensione territoriale ed uno scelto tra le Regioni con minore estensione territoriale, designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
I compiti del Comitato strategico:
a. supporto all’attività di coordinamento della pianificazione integrata delle attivita’ degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, in conformita’ alle priorita’ nazionali ed agli obiettivi ed indirizzi del Piano Sanitario Nazionale e dei Piani Sanitari Regionali;
b. supporto organizzativo al coordinamento nell’attivita’ tecnico-funzionale degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, al fine di garantire l’esercizio unitario delle attivita’, ferme restando le specificita’ dei singoli Istituti;
c. supporto tecnico-scientifico per il funzionamento del sistema nazionale di epidemiosorveglianza e, nell’ambito dell’analisi del rischio, per la valutazione del rischio e l’individuazione degli interventi necessari alla gestione dello stesso;
d. supporto dell’attivita’ Istituti Zooprofilattici Sperimentali, anche attraverso il sostegno di strategie nazionali per la ricerca scientifica nel campo della sanita’ pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti, in ambito europeo ed internazionale, diffondendo i risultati dell’attivita’ di ricerca;
e. sviluppo delle eccellenze scientifiche e professionali dei Centri di Referenza nazionali;
f. adeguata presenza del Paese in ambito comunitario ed internazionale nei settori della sanita’ animale, del benessere degli animali, della lotta alle zoonosi ed alla sicurezza degli alimenti;
g. razionalizzazione dell’ azione degli Istituti Zooprofilattici sperimentali attraverso la razionale distribuzione di talune attivita’ ad essi assegnati in via prevalente.
29 maggio 2013 – riproduzione riservata