L’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) ha riconosciuto all’Italia lo stato sanitario di Paese indenne per la Peste suina classica. La risoluzione, votata dai 180 Capi Servizi Veterinari nel corso della 84° Assemblea Generale che si chiude oggi a Parigi, scaturisce dall’esame del dossier presentato dalla Direzione Generale della sanità animale e farmaco veterinario e valutato favorevolmente dalla speciale Commissione dell’OIE. “Un traguardo prestigioso – ha dichiarato il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin – per la tutela della salute e del benessere del patrimonio zootecnico nazionale, frutto dell’impegno per il controllo e l’eradicazione della malattia da parte della veterinaria pubblica italiana, ma, al tempo stesso, un aiuto decisivo e un’opportunità in più per le imprese nazionali interessate all’export di prodotti alimentari di origine suina”. Il nostro Paese ha già acquisito dall’OIE lo stato sanitario di indenne per l’Afta Epizootica, la Peste equina e la Peste dei piccoli ruminanti.
Analogo risultato è stato raggiunto per l’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE, cosiddetto morbo della mucca pazza) per cui, dal 2013, l’Italia vanta lo stato di Paese a rischio trascurabile.
Nel corso della stessa Assemblea, il Centro di Referenza per lo studio e le ricerche sulla BSE (CEA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, è stato riconosciuto dall’OIE centro di riferimento mondiale per tale malattia e per la scrapie. Gli esperti italiani dell’IZS di Torino potranno, d’ora in avanti, essere chiamati dall’OIE ad esprimere pareri, a condurre studi e ricerche a livello internazionale o ad organizzare training formativi per i Paesi in via di sviluppo.
L’annuncio ufficiale e’ stato fatto oggi nel corso dell’ultima sessione generale dell’Assemblea mondiale dei delegati dell’Organizzazione mondiale per la sanita’ animale. La dottoressa Cristina Casalone e’ stata designata come esperta referente. L’Istituto Zooprofilattico di Torino da 25 anni e’ sede del Centro di Referenza Italiano per le Encefalopatie Animali (Cea) e come tale coordina a livello nazionale le diagnosi e il controllo di queste malattie. “E’ stato possibile raggiungere questo prestigioso risultato – sottolinea Maria Caramelli, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico – grazie a tutto il personale sanitario, tecnico ed amministrativo che ogni giorno lavora per garantire la massima sicurezza della carne e degli altri prodotti alimentari che arrivano sulle nostre tavole”. “ll riconoscimento e’ motivo di orgoglio per tutta la sanita’ piemontese – commenta Antonio Saitta assessore alla sanita’ del Piemonte – che si conferma un’eccellenza anche sotto il profilo dei controlli per la sicurezza alimentare”. “Proprio l’efficienza dei controlli effettuati dall’Italia e coordinati dal Cea – si sottolinea – ha convinto in questi giorni il Giappone a riaprire le sue frontiere ai prodotti a base di carne di origine italiana, sollevando l’embargo in atto da 15 anni a seguito del temuto morbo della Mucca pazza”.
Fonte: Ministero della Salute e Agi– 27 maggio 2016