I Cinque Stelle la denunciano come un servizio non necessario e “intollerabile”. E’ la convenzione che, in caso di morte dei deputati in carica, prevede per gli eredi cifre fino a 500mila euro, per un costo annuale assicurativo di oltre un milione.
Ora alcuni parlamentari grillini chiedono di mettere la questione all’ordine del giorno(30 maggio 2013)A proposito dei vizietti della Casta, ne spuntano sempre di nuovi. L’ultimo è quello scoperto dai parlamentari del Movimento 5 Stelle della Camera.
Si tratta della polizza sulla vita stipulata con una convenzione dai vertici di Montecitorio con Ina Assitalia e Fondiaria Sai e che, in caso di morte dei deputati in carica, paga agli eredi cifre che vanno dai 258 mila euro previsti per gli eletti con oltre 66 anni di età fino agli oltre 516 mila euro per i più giovani con età inferiore ai 40 anni. Costo complessivo per la Camera, circa un milione di euro.
«E’ un privilegio intollerabile, un servizio non necessario che va assolutamente cancellato», denuncia il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio che, insieme ad altri due colleghi del M5S, i segretari d’aula Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino, ha chiesto con una lettera alla presidente Laura Boldrini di mettere la questione all’ordine del giorno del prossimo ufficio di presidenza.
Per la precisione, risultano assicurati 630 deputati, 496 uomini e 134 donne. Le polizze dei primi costano 747.545 euro, quelle delle seconde 72.467 euro.
L’Espresso – 31 maggio 2013