L’Huffington Post. Gli amanti della carne rossa, in Danimarca, dovranno prepararsi a vivere tempi duri: il Concilio Etico, gruppo di esperti legato al governo che si occupa di temi etici, sta considerando l’eventualità di introdurre una tassa sulla carne rossa per contribuire alla risoluzione del problema del cambiamento climatico. Dopo una prima applicazione solo alla carne, la tassa si estenderà a tutti i cibi che impattano in maniera negativa sull’ambiente.
La proposta è ora al vaglio del governo. “Lo stile di vita degli abitanti della Danimarca è ancora lontano dall’essere definito ‘sostenibile’ e, visto che dobbiamo impedire l’innalzamento delle temperature oltre i 2°C, è necessario agire velocemente e coinvolgere nel cambiamento anche il cibo”, afferma il Concilio. I danesi, dunque, sarebbero “eticamente obbligati” a trasformare le loro abitudini alimentari: tra l’altro, secondo gli esperti, tagliare fuori dalla dieta la carne non sarebbe affatto un problema, dal momento che si potrebbe sostituirla con altri cibi sani e nutrienti.
Stando ai dati, l’allevamento del bestiame provocherebbe da solo il 10% delle emissioni globali di gas serra, con un consumo di 43mila litri d’acqua per produrre appena un chilo di carne di manzo. Mentre le associazioni di allevatori protestano, il portavoce del Concilio, Mickey Gjerris, è convinto che la tassa possa essere davvero utile: “Tramite questo regolamento – afferma – la società manda un chiaro segnale della necessità di fare prevenzione sul tema del cambiamento climatico”.
8 maggio 2016