Settimana cruciale per la Legge di Stabilità 2013 incardinata sulla riduzione delle tasse su imprese e lavoratori, che il Governo conta di presentare all’Europa il prossimo 15 ottobre, ma non solo. I prossimi giorni saranno infatti decisivi anche per il via libera al decreto legge Imu, che cancella la prima rata sulle abitazioni principali, e il varo di un secondo provvedimento che si occupi del versamento di dicembre.
Poi ci sono le altre priorità da mandare avanti: la ristrutturazione dell’Iva, i tagli alla spesa pubblica (in parallelo alla manovra correttiva per riportare il deficit al 3%, limitando anche il finanziamento delle spese inderogabili) e la service tax che sostituità l’Imu. Molta carne al fuoco, su cui occorre costruire unità d’intenti.
In attesa di capire le conseguenze della rinnovata fiducia al Governo sugli assetti interni del Pdl (e del Pd), Letta e i ministri si concentreranno sulle parti sociali, con una tornata di incontri dedicati alla legge di Stabilità che partiranno questo pomeriggio con i sindacati. Domani sarà la volta di Confindustria, mentre martedì toccherà a Rete imprese Italia. In agenda, in tutti etre gli incontri, le modalità per procedere al taglio del cuneo fiscale. Allo studio del Mef ci sono varie ipotesi per ridurre il peso delle tasse su imprese e lavoratori, con effetti visibili già sulle buste paga del prossimo anno. «I lavoratori avranno un beneficio in busta paga», assicura il premier, che per dare piu’ risalto all’intervento potrebbe decidere di non spalmare gli effetti dei tagli fiscali su tutte le mensilità ma concentrarli in un paio di buste paga. Il costo dell’operazione, tra imprese e lavoratori, dovrebbe costare al massimo 5 miliardi di euro, che saranno distribuiti su pochi interventi per ottenere dei risultati ben visibili.
Il Sole 24 Ore – 7 ottobre 2013