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L’inchiesta sul Sannio-gate si allarga: De Girolamo nel registro degli indagati. Indagato anche l’ex dg dell’Asl Michele Rossi

È un filone potenzialmente esplosivo quello che la Procura di Benevento ha inaugurato con l’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex ministra delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo.

Gli investigatori sospettano infatti l’esistenza di un raffinato meccanismo di finanziamento illecito a politici e partiti attraverso appalti pilotati e consulenze gonfiate in seno all’Azienda sanitaria locale. Provviste finanziarie per centinaia di migliaia di euro sarebbero state create attraverso gare truccate e incarichi professionali extra-large a compiacenti studi legali (alcuni dei quali con sede nel Casertano) usati come vere e proprie “cartiere”. Nelle ultime ore, il settore economico-finanziario dell’Asl sannita è stato contattato da imprenditori e professionisti per la restituzione di ingenti somme di denaro che, affermano, sarebbero state per errore loro corrisposte.

Ieri, è stato lungamente interrogato come testimone l’ex dirigente del Provveditorato Asl Giovanni De Masi. I pm hanno battuto il sentiero dei centri di spesa e della gestione degli appalti al tempo della dirigenza di Felice Pisapia, l’autore delle registrazioni segrete a casa della De Girolamo. De Masi rassegnò le dimissioni un mese e mezzo dopo la nomina del nuovo dg, Michele Rossi, frequentatore del salotto di casa della deputata. Il suo addio comportò, tra l’altro, l’allungamento dei tempi per l’aggiudicazione dell’appalto dei servizi del 118. Un bando da 12 milioni di euro di cui i componenti del “direttorio politico-partitico” parlano nel corso della riunione, registrata da Pisapia, il 23 luglio 2012. E proprio altre “intercettazioni” realizzate da quest’ultimo sono state acquisite, nelle ultime ore, dai magistrati.

Quest’oggi, l’avvocato della De Girolamo Angelo Leone incontrerà i pm probabilmente per fissare un primo interrogatorio. Anche se, per tutta la giornata di ieri, sia l’ex ministra che il suo difensore hanno ribadito di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. L’ex responsabile delle Politiche agricole potrebbe però non essere l’unico politico a trovarsi davanti ai magistrati perché, se davvero si rivelasse consistente l’ipotesi del finanziamento illecito, sarà necessario capire il ruolo giocato da dirigenti e funzionari dell’azienda sanitaria, sponsorizzati dai politici, nella disinvolta gestione dell’Asl sannita. E forse non è una coincidenza che i finanzieri abbiano allargato le indagini fino al 2007, approfondendo cinque “amministrazioni” di diverso colore politico che si sono date il cambio, comprese due di natura commissariale. Parlamentari e uomini politici della provincia di Benevento, quindi, potrebbero essere presto convocati in Procura come persone informate sui fatti riguardo alle carriere “politiche” dei manager dell’Asl da loro agevolate. Chi invece già domani sarà chiamato a rispondere alle domande dei titolari del fascicolo (pm Giovanni Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco) è Felice Pisapia, a sua volta indagato per truffa e peculato in un diverso filone. Nel quale è finito, con tanto di arresti domiciliari, anche l’imprenditore Giovanni Rocco, amministratore di fatto della Gerim A e della New Center, società che avrebbero incassato oltre 400mila euro dall’Asl di Benevento a fronte di fatture false o comunque irregolari. Il gip, oltre alla misura cautelare, ha pure disposto il sequestro di beni per un ammontare di circa mezzo milione di euro.

Indagato anche il dg Michele Rossi che dovrà presentarsi il 4 febbraio in procura. A confermarlo è il suo avvocato, Roberto Prozzo. E lo stesso avvocato sarà ascoltato oggi come persona informata dei fatti in merito al presunto complotto ai danni dell’ex ministra cui avrebbero preso parte un esponente del Pd, Umberto Del Basso De Caro, e lo stesso Michele Rossi.

Il Sole 24 Ore – 29 gennaio 2014 

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