L’Efsa estenderà l’utilizzo del proprio modello armonizzato basato su campioni per la descrizione di dati anche alla trasmissione di dati sui residui di farmaci veterinari in animali e prodotti animali. La descrizione basata sui campioni impiegando elementi descrittivi standardizzati viene già impiegata per raccogliere dati trasmessi dagli Stati membri riguardanti la presenza di additivi alimentari, contaminanti chimici, residui di pesticidi e fenomeni di resistenza agli antimicrobici. I dati desunti dal monitoraggio dei residui di prodotti medicinali veterinari (VMP) vengono trasmessi annualmente in formato aggregato a una banca dati gestita dalla Commissione europea. L’EFSA esamina poi tali dati e ne espone i risultati in relazioni annuali. L’aggregazione, tuttavia, non si presta ad analisi statistiche complesse e ha un valore limitato per le valutazioni quantitative del rischio e dell’esposizione. Le linee guida
Lo spostamento verso una raccolta di dati diretta e in un formato che si basa sui campioni permetterà all’EFSA e alla Commissione europea di affrontare questioni relative alla valutazione del rischio e alla gestione del rischio da residui di VMP.
Come per altri campi, ai Paesi segnalanti verrà chiesto di tramettere i dati tramite il Sistema di Raccolta Dati (DCF) integrato nel sito web. Per assistere i Paesi aderenti, l’EFSA ha pubblicato linee guida per segnalare i dati riguardanti i residui di VMP in animali vivi e prodotti animali utilizzando il modello basato su campioni. Le linee guida danno informazioni dettagliate sul formato e sul tipo di contenuto da presentare tramite il DCF.
L’EFSA offre assistenza finanziaria per aiutare gli Stati membri nell’adozione del modello basato sui campioni (Standard Sample Description 2, o SSD2) per le raccolte di dati in ambiti diversi. Nel 2014 sono stati aggiudicati otto contratti per assistere la raccolta di dati SSD2 su pesticidi, additivi alimentari, contaminanti chimici e microbiologici. Quest’anno l’ambito del bando – che verrà indetto ad aprile – è stato ampliato in modo da comprendere i residui di VMP.
L’adozione di un modello descrittivo unico pur per ambiti diversi gioverà in ultima analisi agli Stati membri per risparmiare tempo e denaro sia nella raccolta sia nella trasmissione dei dati.
Fonte Efsa – 1 aprile 2015